Il Tg2 si indigna per la gaffe dei colleghi di France2 che hanno definito Leonardo «genio francese»

03/05/2019 di Redazione

Sarà stata solo una gaffe quella di France 2, con il proprio anchor man che – nel parlare del 500° anniversario della nascita di Leonardo da Vinci – lo aveva definito «un genio francese». Impossibile non riconoscere, nemmeno per chi è completamente a digiuno di storia e di storia dell’arte, la sua appartenenza indiscutibile al territorio italiano, al netto dei suoi ultimi tre anni di vita in Francia e al netto della presenza della Gioconda al Louvre.

Tg2 contro France 2 per il lancio su Leonardo

Eppure, i colleghi del TG2 sempre più sovranista non hanno avuto pietà per il giornalista francese, confezionando un servizio ad hoc in cui si attaccava pesantemente l’anchor man e in cui si sottolineava – con un pizzico di campanilismo fine a se stesso – il contributo che Leonardo da Vinci ha dato al mondo dell’arte e della tecnica italiano.

«Non si capisce se trattasi di sbadataggine o della bizzarra versione di uno ius soli che assegna la cittadinanza non alla nascita bensì alla morte – si ascolta nel servizio del Tg2 dedicato a questo tema -, in effetti Leonardo morì in Francia il 2 maggio di 500 anni fa, oppure l’apertura del fronte artistico nell’espansionismo esagonale d’Oltralpe».

La gaffe del giornalista francese: «Leonardo, genio francese»

Addirittura, si parla di espansionismo esagonale d’Oltralpe. Un lessico à la Diego Fusaro – l’esagono è la figura a cui i confini francesi vengono più spesso paragonati – e il nazionalismo tipico dell’edizione del telegiornale voluta da Gennaro Sangiuliano sono gli ingredienti di un servizio che concede sin troppo spazio a quella che è semplicemente una gaffe.

Ma – si sa – il Tg2 non è nuovo a queste prodezze antifrancesi. In un servizio di qualche settimana fa, a proposito del ritiro dell’ambasciatore francese da Roma, la rivalità tra Italia era ridotta a semplice macchietta, tra ‘furto della Gioconda’ e mondiali del 2006 con la testata di Zidane a Materazzi. La saga continua.

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