La riammissione degli esclusi ai test di Medicina perché in Italia mancano i camici bianchi

20/11/2019 di Redazione

Sono stati presentati ricorsi dagli esclusi ai test di medicina degli anni 2017 e 2018. Questi stessi ricorsi sono stati accolti nel numero di 37 per l’anno 2017 e di 250 per l’anno 2018. Nelle motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato si fa riferimento, a sorpresa, alla carenza di medici in Italia e al fatto che, per questo anno accademico, siano stati stanziati 1600 posti in più rispetto alla media degli anni precedenti.

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Test medicina, riammessi gli esclusi per carenza di medici

«Vi è notizia – si legge appunto nell’ordinanza dei giudici – dell’aumento di circa 1.600 posti complessivi: tale aumento, sia pur disposto per l’anno accademico 2019/2020, non solo è indice del sottodimensionamento dei posti fin qui disponibili nell’offerta formativa, ma sembra anche essere più aderente ai prevedibili bisogni sanitari futuri».

Per questo motivo, dunque, il Consiglio di Stato ha stabilito che anche negli anni precedenti, vista la carenza di personale medico negli ospedali italiani, i posti messi a disposizione dei candidati sarebbero potuti essere molti di più rispetto a quelli fissati. Un modo, insomma, per rispondere all’emergenza della mancanza dei medici nel sistema sanitario del nostro Paese.

Le ammissioni sono avvenute in due momenti diversi: i 37 aspiranti medici del 2017 sono stati reintegrati con l’ultima sentenza, mentre gli altri 250 erano già stati riammessi dopo un pronunciamento nel mese di ottobre. L’emergenza medici in Italia è una cosa ormai ampiamente diffusa: le stime prevedono che nei prossimi anni, entro il 2025 nello specifico, ci sarà una carenza di camici bianchi pari a quasi 15mila unità e già in questo periodo alcune regioni italiane sono state spinte a studiare delle forme alternative per integrare il personale medico a disposizione dei cittadini.

(Foto: ANSA / GIORGIO BENVENUTI)

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