Il tesoriere della Lega: «I 49 milioni da restituire? Li abbiamo spesi per il partito»

06/07/2018 di Redazione

«Non abbiamo nulla da nascondere, li abbiamo spesi per fare politica. E di questo siamo orgogliosi». Si conclude così una lunga intervista pubblicata oggi sul quotidiano La Verità al tesoriere della Lega Giulio Centemero dedicata alla vicenda dei 49 milioni di euro che il partito di Matteo Salvini, come ordinato dalla Cassazione, deve restituire. Il 39enne deputato sostiene che la sentenza contiene «un clamoroso abbaglio», perché i soldi del Carroccio «sono stati tutti spesi», meno una parte «usata in maniera indebita» dall’ex tesoriere Franecsco Belsito, condannato in primo grado con Umberto Bossi e altre persone per truffa. Insomma «Quella dei ’49 milioni di euro rubati’ – dice – è una balla clamorosa». Quei soldi «non sono una cifra gonfiata da qualche trucco», ma «quello che a noi – sono le parole di Centemero – spettava per la somma dei contributi maturati, in base ai voti, nel 2006, nel 2008 e nel 2010».

 

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Il tesoriere della Lega Centemero e i 49 milioni da restituire: «Li abbiamo spesi per il partito»

Il tesoriere della Lega, intervistato da Luca Telese, afferma che i 49 milioni «non sono in nessuna sentenza» e «non esiste alcun tesoretto». «Le do due cifre: in quel periodo la Lega ha speso 24 milioni per le risorse umane e 20 milioni in campagne elettorali». In totale 44 milioni, quindi «due voci principali coprono tutta la spesa», afferma. Centemero risponde anche all’inchiesta dell’Espresso su movimenti strani, scatole cinesi. «Spulciando le cifre dei bilanci senza capisce, accostano eventi che nulla hanno a che fare l’uno con l’altro. Il conto della Sparkasse di Bolzano, quando sono arrivato, l’ho chiuso io per riportare quello che era rimasto da noi». Quelli di cui ha parlato L’Espresso – dice ancora il tesoriere – non sarebbero soldi del partito. «Assolutamente no. Non sono della Lega! Il bello è che la Sparkasse ha fatto anche un comunicato per dire che non erano nostri. Ma capisco che immaginare o suggerire che sia un tesoro nascosto dia più soddisfazione».

(Foto di copertina da archivio Ansa: Umberto Bossi e Matteo Salvini durante una manifestazione, 6 aprile 2014. Credit immagine: ANSA / FILIPPO VENEZIA)

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