Unical, la studentessa che ha copiato la tesi era stata invitata a non presentarsi

29/04/2018 di Redazione

L’avvertimento era stato lanciato, ma la studentessa di giurisprudenza dell’Unical (Università della Calabria) si era voluta presentare ugualmente alla seduta di laurea del 24 aprile. Già nelle ore precedenti alla discussione, infatti, era stato ravvisato un presunto plagio nel suo lavoro finale, con una corrispondenza al 96% con un altro lavoro simile, pubblicato nel 2011 da un laureando in giurisprudenza all’Università di Bari.

LEGGI ANCHE > Università della Calabria, copia la tesi di laurea al 96% e blocca la seduta: parenti inferociti, arrivano i carabinieri

Tesi copiata Unical, la professoressa aveva avvertito la propria studentessa

La tesi riguardava il reato di diffamazione e i nuovi mezzi di comunicazione e la ragazza era in contatto telematico con la propria relatrice, impegnata in un convegno negli Stati Uniti. Quest’ultima si era messa in contatto con la propria studentessa, invitandola a non presentarsi il giorno successivo alla discussione in aula Tommaso Sorrentino nel cubo 3D di Rende.

Tuttavia, la ragazza – evidentemente convinta dei propri mezzi – non aveva prestato ascolto all’invito e si era presentata lo stesso davanti alla commissione giudicatrice. Che, però, a quel punto non ha avuto altra scelta se non quella di sospendere la seduta. La compatibilità della sua tesi con l’originale, infatti, era pari al 96% secondo quanto affermato dal software Compilatio, utilizzato in via sperimentale dall’Università della Calabria per risolvere situazioni del genere.

Tesi copiata Unical, ulteriori accertamenti nei prossimi giorni

La studentessa avrebbe rinunciato a laurearsi il 24 aprile soltanto di fronte a eventuali provvedimenti disciplinari che ne avrebbero compromesso inevitabilmente la carriera. Nel giorno della seduta di laurea, erano intervenuti anche i carabinieri presso il polo universitario in seguito ad alcuni disordini seguiti alla sospensione della seduta di laurea.

Ora, bisognerà provvedere a ulteriori accertamenti per capire se quello dei plagi nella compilazioni delle tesi di laurea sia un malcostume diffuso all’interno dell’ateneo. I docenti dell’univeristà, guidati dal rettore Gino Crisci, dovranno cercare di valutare con attenzione i prossimi lavori che verranno proposti dagli studenti dell’ateneo calabrese.

 

 

Share this article