A Cagliari la terapia intensiva è piena, il piano del governo per evitare la saturazione

Il ministero della Salute sta lavorando per far fronte a un'eventuale ritorno alla saturazione dei reparti

10/09/2020 di Ilaria Roncone

Qualora una seconda ondata di coronavirus dovesse pesare sulle terapie intensive degli ospedali italiani il governo vuole essere pronto. Si parla di terapie intensive mobili, ovvero quattro strutture da 300 posti l’una che verrebbero spostate dove servono. Già ieri a Cagliari si è registrato il tutto pieno dei posti in intensiva nell’ospedale Covid – otto in totale – e si fa sempre più urgente la necessità di avere un piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che permetta di far fronte alla questione. La situazione in Italia, per ora, è sotto controllo con i posti di terapia intensiva attualmente disponibili.

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Bando di 54 milioni per reparti di intensiva da portare dove servono

L’idea è quella di costruire quattro strutture da 300 posti da montare, smontare e trasportare dove servono in tutta Italia. Ogni regione dovrà individuare l’area giusta per ospitare eventualmente le strutture in questione, come spiega il  bando pubblicato dall’ufficio dell’alto commissario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri, in cui si richiedono la disponibilità e l’interesse a partecipare alla procedura negoziata. Si tratta, a detta del commissario, di una «preliminare consultazione di mercato per l’acquisizione di una relazione e altra documentazione tecnica nonché per l’individuazione di operatori economici interessati a presentare offerte per acquisire la disponibilità sino al 31 dicembre (salvo proroghe) di un numero di strutture movimentabili».

 

Per ora non ci sono soggetti interessati

Il termine per la manifestazione di interesse per il progetto è già scaduto. Chi è interessato dovrebbe fornire le strutture mobili, garantirne trasporto, montaggio, smontaggio e manutenzione. Un compito gravoso per aumentare i posti in terapia intensiva, che attualmente in Italia hanno superato le 6500 con lo scopo di arrivare a 8500 entro i prossimi due mesi. Attualmente le persone ricoverate in terapia intensiva sono 150 in tutta Italia, numero in piccola ma costante crescita.

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