La telefonata tra Toti e Castellucci per salvare Carige: «Proverò a parlare con Salvini e Giorgetti»

L'ex ad di Atlantia, da ieri ai domiciliari, aveva proposto l'intervento nell'istituto tre mesi dopo il crollo del ponte Morandi

12/11/2020 di Redazione

Per prima cosa, il contesto. La telefonata Toti-Castellucci arriva tre mesi dopo il crollo del Ponte Morandi. Giovanni Castellucci è ancora ad di Atlantia (lo sarà ancora per poco) e, lo si ricorda bene, il gruppo di Autostrade era già stato individuato dal governo giallo-verde in carica all’epoca come responsabile del crollo dell’infrastruttura, tanto che si era già abbondantemente parlato del ritiro delle concessioni, almeno a livello mediatico. Giovanni Toti, invece, è il presidente di quella Liguria ferita dalla tragedia, una regione che – in quel momento – stava facendo i conti anche con la crisi di Carige, la banca del territorio, quella dei risparmi dei liguri.

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Telefonata Toti-Castellucci su banca Carige

Tuttavia, nonostante i due fossero schierati – almeno dal punto di vista mediatico – su poli opposti, ci fu quella telefonata, in cui Castellucci offrì la disponibilità a entrare nelle operazioni di salvataggio di Carige. E Giovanni Toti, disposto ad ascoltarlo, gli aveva anche parlato della possibilità di riferire questa richiesta a Matteo Salvini e a Giancarlo Giorgetti, all’epoca rispettivamente ministro dell’Interno e sottosegretario alla presidenza del Consiglio dell’esecutivo giallo-verde.

Ch sta indagando sulla vicenda di Castellucci ha fatto notare che quella telefonata sia stata quantomeno inopportuna. Ma Giovanni Toti, intervistato dal Corriere della Sera, si difende: «Se in quel momento avessi potuto fare qualcosa per salvare Carige e i risparmi dei genovesi, lo avrei sicuramente fatto». Sempre secondo il presidente della Liguria, inoltre, quella telefonata – come sottolineato anche dal magistrato – rientrava nei normali rapporti istituzionali tra il capo della giunta e l’amministratore delegato di Atlantia.

Tuttavia, sempre secondo Toti, quella telefonata si è chiusa con un nulla di fatto. Non erano stati avvertiti né Salvini e né Giorgetti e la possibilità che Atlantia, in qualche modo, potesse salvare Carige si è fermata alle operazioni preliminari.

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