Tasso o non tasso: il balletto del governo sulle criptovalute

L'annuncio in conferenza stampa da parte del viceministro dell'Economia Leo. Poi le reazioni dei partiti di maggioranza, contrari a questa misura

22/10/2024 di Enzo Boldi

Oltre alla nuova versione della Digital Service Tax – con la rimozione delle soglie per l’applicazione dell’aliquota del 3% sul fatturato che andrebbe a colpire anche le piccole e medie imprese del settore digitale e tech italiane -, nel governo è in corso uno scontro anche su un altro tema: la tassazione sulle criptovalute. Infatti, il testo già presentato in conferenza stampa prevede un cospicuo aumento delle ritenute sulle plusvalenze (superiori ai 2mila euro). Un testo licenziato dal governo che viene contestato proprio dalla maggioranza di governo.

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Eppure il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, nel corso della presentazione ufficiale del testo (bozza) della legge di Bilancio per il 2025, aveva parlato a nome del governo sottolineando come l’introduzione di un innalzamento delle tassa sulle plusvalenze da criptovalute fosse uno dei temi fondamentali della manovra per andare a reperire fondi necessari per tutte le altre esigenze economico-finanziarie del Paese:

«Un tema importante riguarda le plusvalenze da bitcoin, per cui prevediamo un aumento della ritenuta dal 26% al 42%».

E un viceministro, quando parla in conferenza stampa – soprattutto quando lo fa su un focus specifico come una legge che dipende (in larga parte) dal suo dicastero – lo fa a nome del governo. Ma proprio dalla maggioranza parlamentare sono arrivate le prime critiche e la promessa che si interverrà – attraverso emendamenti parlamentari – per cancellare questo innalzamento della tassa sulle criptovalute.

Tassa sulle criptovalute, il balletto del governo

Il viceministro Leo ha parlato esplicitamente di Bitcoin, ma l’intenzione ufficiale è quella di aumentare la tassazione dal 26 al 42% per tutte le plusvalenze superiori ai 2mila euro relative a tutti gli asset digitali. Sta di fatto che, oltre agli esperti del settore delle criptovalute, le proteste contro questo aumento di tassazione sono arrivate proprio dalla maggioranza al governo. In particolare dalla Lega che, ricordiamolo, è il partito del titolare del dicastero dell’Economia e delle Finanze: Giancarlo Giorgetti.

E prima il deputato del Carroccio Giuliano Centemero e poi il sottosegretario (sempre leghista) all’Economia Federico Freni hanno annunciato che saranno presentati degli emendamenti in Parlamento per cancellare questo aumento della tassazione sulle plusvalenze da criptovalute e asset digitali.

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