Perché non si fanno tamponi obbligatori a chi rientra dalla Francia visti gli ultimi dati Covid?
Tra i 16 paesi rientrando dai quali è obbligatorio fare il tampone la Francia non figura
06/09/2020 di Ilaria Roncone
La Francia sta vivendo un rialzo notevole dei dati tanto che preoccupa un nuovo picco. In un solo giorno si sono raggiunti gli 8550 contagi e stanno aumentando le zone rosse: solo oggi sono stati dichiarati in lockdown altri sette dipartimenti, comprese tre aree a Strasburgo. Sono ora in tutto 28 le aree in cui sarà possibile adottare “misure rafforzate” per il contenimento della pandemia. La domanda sorge allora spontanea: perché, visti i numeri, non si pone l’obbligo anche a chi rientra dalla Francia di fare il tampone? In base a quali criteri certi paesi entrano nella lista dei 16 tornando dai quali si deve fare il tampone?
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Perché rientrando dalla Francia non c’è il tampone obbligatorio?
Come si sta scegliendo chi testare e chi no? Non sarebbe meglio imporre dei criteri epidemiologi chiari e pubblici piuttosto che affidarsi a scelte arbitrarie?
— Lorenzo Ruffino (@Ruffino_Lorenzo) September 6, 2020
Facendo un confronto dei dati di una serie di paesi – come riporta il Corriere della Sera – la situazione attuale è la seguente per quanto riguarda i nuovi casi in rapporto alla popolazione (un milione di abitanti) negli ultimi sette giorni: 130 in Grecia, 320 a Malta, 460 in Croazia, 600 in Francia e 1050 in Spagna. Perché, visti questi numeri, si testano le persone che rientrano da Grecia, Malta e Croazia e non quelle che rientrano dalla Francia?
Come vengono scelti i criteri per chi testare e chi no?
Considerato quanto stabilisce l’ultimo Dpcm che entrerà in vigore a partire da domani le disposizioni in tal senso rimangono invariate: rimane valido l’obbligo si «sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento» attendendo in isolamento fiduciario i risultati per ««le persone che intendono fare ingresso nel territorio nazionale e che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna». Occorrerebbe stabilire in maniera precisa e puntuale secondo quale criterio i paesi vengono inseriti in lista considerati gli ultimi dati coronavirus Francia.