Il 32,5% dei tamponi eseguiti è stato fatto per verificare la guarigione

Nella giornata di oggi Arcuri, commissario per l’emergenza coronavirus, ha fornito una serie di dati sui tamponi fatti in relazione alle altre nazioni. In particolare il commissario ha affermato che «l’Italia è il paese che ha fatto più tamponi in relazione al numero di abitanti». Una ricerca di YouTrend ha messo in evidenza, al di là del fatto che il dato sui tamponi sia aumentato in maniera notevole, che in quel milione e 398mila test sono da contare quelli fatti ai pazienti di cui andava verificata la guarigione.

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Il confronto di Arcuri coi tamponi fatti negli altri paesi

Nella conferenza stampa di oggi Arcuri ha reso noti i dati sui controlli effettuati ogni 100 mila abitanti dall’Italia e da altri paesi. «La Francia ha fatto 510 tamponi, la Gran Bretagna 710, la Spagna 1.990, la Germania 2.063 e l’Italia 2.244». Il commissario ha sottolineato come «un mese fa avevamo fatto 182mila tamponi. Ieri abbiamo toccato quota un milione e 398mila. Quindi il 500% in più». Questi dati ci rendono il paese che «ha la maggiore percentuale di tamponi eseguita per abitante».

Differenza tra tamponi fatti (1.398.024) e persone testate (943.151)

Arcuri ha definito l’Italia il paese «che ha fatto il maggior numero di tamponi rispetto al numero di abitanti» che ha. Questo non significa, però, che le persone testate siano pari al numero di test fatti. Come evidenzia YouTrend, il numero di tamponi è ovunque maggiore rispetto al numero delle persone testate. Nel nostro paese, in particolare, si evidenziano 1.398.024 tamponi eseguiti su un totale di 943.151 persone. Sono più di 450 mila, attualmente, le persone che sono state testate più di una volta per verificarne la guarigione. Sulla totalità di test fatti, quindi, il 32,5% è stato destinato a persone già testate.

 

(Immagine copertina da Pixabay)

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