Surawa Jaithe, il 18enne morto in un rogo a San Ferdinando, aveva appena trovato lavoro

C’era un bagliore di speranza nella vita di Surawa Jaithe, il 18enne che ha perso la vita in un rogo nella baraccopoli di San Ferdinando. La sua giovane vita era stata caratterizzata già dal lungo viaggio che dal Gambia lo aveva portato in Italia. Adesso, stava per dare una svolta importante: apparteneva al progetto Sprar di Gioiosa Ionica gestito dalla Rete dei Comuni solidali. Aveva appena trovato un lavoro, stando a quanto riferisce il portale di cronaca locale Il Corriere della Calabria.

La speranza di Surawa Jaithe, chi era il ragazzo morto a San Ferdinando

Infatti, nel mese di dicembre avrebbe dovuto affrontare un tirocinio formativo di quattro mesi, da dicembre a marzo. Lo scopo di questo tirocinio era quello di aiutarlo a inserirsi nel mondo del lavoro. Non abitava nella baraccopoli di San Ferdinando e non sono ancora chiari i motivi per cui si trovasse all’interno dell’accampamento nella piana di Gioia Tauro.

Impegnato e serio, il ragazzo aveva partecipato a diverse iniziative locali che avevano coinvolto gli interessati al progetto Sprar di Gioiosa Ionica, tra cui anche alcuni eventi sportivi. Chi lo conosceva, come Giovanni Maiolo del Coordinamento ReCoSol, non riesce a darsi pace e non sa come comunicare la notizia ai genitori di quello che, in fondo, era poco più di un ragazzo.

Perché Surawa Jaithe si trovava a San Ferdinando

Con ogni probabilità, si era recato alla baraccopoli di San Ferdinando per andare a trovare un amico. Nella stessa baraccopoli ha perso la vita dopo aver acceso un fuoco per riscaldarsi. Secondo le informazioni trasmesse da chi lo conosceva, Surawa Jaithe era un ragazzo solare (dagli amici si faceva chiamare Sparo), che riusciva a impiegare il suo tempo libero tra sport e laboratorio teatrale. Ora, il suo sogno si è bruscamente interrotto. Nel rogo di una baraccopoli che è la vergogna del sistema di accoglienza in Italia.

FOTO di repertorio su San Ferdinando: (Credit Image: © Maniglia Romano/Pacific Press via ZUMA Wire)

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