Cade l’ultimo muro razziale in Sudafrica, la nazionale di rugby avrà il suo primo capitano nero
28/05/2018 di Redazione

Il rugby, in Sudafrica, è sempre stato appannaggio dei bianchi. Nella sua lotta all’apertheid, Nelson Mandela aveva usato proprio questo sport per cercare di rompere una barriera razziale che ha interessato il paese per troppi anni.
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Dalle gesta dell’attivista è stato tratto anche un film, Invictus.
Lunedì 28 maggio, in un processo sempre più di apertura, il rugby avrà il suo primo capitano nero della storia. Si tratta di Siya Kolisi, 27enne terza linea della nazionale sudafricana.
Born in Zwide township near Port Elizabeth, Kolisi is also the DHL Stormers captain and has played in 28 Tests since making his debut at age 22 against Scotland in Nelspruit on 15 June 2013. He has four Test tries to his name. pic.twitter.com/I0bHXkHQSj
— South African Rugby (@Springboks) 28 maggio 2018
Ad annunciare la notizia è stato lo stesso ct Rassie Erasmus: “La scelta è caduta su uno dei giocatori che hanno più degnamente rappresentato gli Springboks nelle ultime stagioni. Essere capitano dei Boks è un grande onore e sono certo che Siya saprà essere all’altezza del ruolo. E’ un grande lavoratore, e gode del rispetto di tutti i compagni”.
Il nuovo ruolo di Kolisi sarà ricoperto dalle partite di giugno contro l’Inghilterra e il Galles.
Una notizia importante non solo per il Sudafrica ma per tutto lo sport mondiale.
(Foto credits: Ansa)