La strage in discoteca a Corinaldo, il ragazzo dello spray è stato fermato per droga

10/12/2018 di Redazione

È stato fermato per droga il ragazzo minorenne che avrebbe spruzzato spray urticante nella pista della discoteca di Corinaldo scatenando il fuggi fuggi che ha portato alla morte di sei persone. L’adolescente, un sedicenne che vive in provincia di Ancona, è accusato da diversi testimoni. E secondo una delle ipotesi il gas sarebbe stato utilizzato per rubare una catenina.

La strage in discoteca, il ragazzo dello spray fermato per droga

Il giovane sospettato di aver utilizzato spray al peperoncino è stato identificato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Ancona e durante una perquisizione a casa è stata trovata della cocaina. Una delle testimonianze che hanno portato a lui è quella del dj Marco Cecchini, che è anche figlio di uno dei gestori del locale della tragedia, di uno dei soci della società Magic srl titolare della Lanterna Azzurra. Cecchini ha raccontato di aver raccolto lo sfogo di un ragazzo al quale era stata rubata la catenina d’oro e che aveva riconosciuto l’autore. Davanti alle telecamere il deejay ha affermato: «Un ragazzo è venuto da me mentre stavo fumando e mi ha detto che gli avevano appena rubato la catenina: non sapeva dirmi chi era stato ma mi ha detto che quel tipo aveva spruzzato uno spray al peperoncino». È una delle voci da verificare.

Intanto gli inquirenti invitano alla cautela. Come ha spiegato ieri il comandante provinciale dei carabinieri di Ancona, il colonnello Cristian Carrozza, lo spray urticante diffuso è la «causa più accreditata finora» per il panico generale che poi ha causato la morte di sei persone. Ma gli investigatori – ha aggiunto – «non possono sposare una sola causa» e quella dello spray «non può essere l’unica causa da seguire». Alcune testimonianze avevano parlato anche di un fumogeno.

A quanto pare il fermo del ragazzo sedicenne sarebbe avvenuto sabato mattina e poi tenuto nel massimo riserbo vista la delicatezza della situazione e l’età. Il giovane sarebbe stato fermato da amici e conoscenti che lo hanno indicato attraverso il soprannome. Erano vicini a lui nella sala della discoteca di Corinaldo in attesa del concerto di Sfera Ebbasta. In caserma sarebbero finiti con lui anche due maggiorenni, sempre per droga, ma non è chiaro se siano legati al minorenne o legati in qualche modo all’inchiesta sulla strage della Lanterna Azzurra.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / STRINGER)

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