Strage di Erba, ci sarà una nuova udienza

13/09/2019 di Redazione

Ci saranno nuovi atti da prendere in considerazione. Questa è stata la decisione della sezione penale della Corte di Cassazione che ha accolto in qualche modo le richieste degli avvocati di Olindo Romano e di Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per la strage di Erba, avvenuta l’11 dicembre del 2006, nel corso della quale persero la vita Raffaella Castagna, il suo bambino Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.

Strage di Erba, una nuova udienza per approfondire il caso

Cos’era successo? In seguito all’emergere di nuovi elementi nel fatto di cronaca che ha caratterizzato la storia della giudiziaria italiana per oltre 13 anni, gli avvocati di Olindo e Rosa avevano chiesto al tribunale di Como di prenderli in considerazione, riaprendo il procedimento. Questa richiesta era stata in un primo momento respinta dalla Corte d’Assise della città lombarda. Successivamente, però, il ricorso è arrivato in Cassazione, che ha chiesto al tribunale di fissare un’udienza per esaminare i nuovi elementi di prova.

Una decisione che, sia chiaro, non cambia nulla – attualmente – sullo stato delle cose e sulla detenzione a vita di Olindo e Rosa, ma che in futuro potrebbe far emergere nuovi aspetti di uno dei delitti più efferati del nuovo millennio commessi su territorio italiano. «Nel nostro ricorso avevano chiesto che si tornasse davanti ai giudici di Como – spiega l’avvocato Fabio Schembri – perché la loro precedente decisione era stata presa senza contraddittorio delle parti. Ora sarà fissata un’udienza che noi potremo chiedere sia anche pubblica».

Cosa esaminerà la nuova udienza sulla strage di Erba

Ma cosa dovrà esaminare questa nuova udienza che potrebbe, a questo punto, anche essere pubblica? Si tratta di nuovi campioni biologici da esaminare, si tratta di spiegare il ruolo di un vecchio telefono cellulare sul quale non erano state fatte le opportune indagini e di riesaminare, attraverso una richiesta della difesa, le intercettazioni ambientali che vennero fatte subito prima dell’arresto di Olindo e Rosa, in modo tale da valutare se, dal punto di vista delle indagini, siano stati fatti tutti i passaggi in maniera corretta. Ora, dovranno trascorrere almeno 15 giorni per capire le motivazioni della decisione della Cassazione. Dalla pubblicazione delle motivazioni stesse, il tribunale di Como avrà tempo un mese per convocare la nuova udienza.

FOTO: ANSA / ARCHIVIO / MATTEO BAZZI / PAL

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