Stormy Daniels, la pornostar che accusò Trump, è stata arrestata per uno spettacolo troppo osé

Stava facendo uno spettacolo a Columbus in Ohio, quando Stormy Daniels è stata arrestata. La pornostar che ha accusato Donald Trump di aver avuto rapporti sessuali con lei e di aver pagato profumatamente il suo silenzio per non compromettere la sua corsa alla Casa Bianca è finita in manette. L’accusa è davvero incredibile: si sarebbe fatta toccare da un cliente mentre stava svolgendo il suo show nel locale a luci rosse. Questa pratica, in alcuni Stati americani, è infatti vietata.

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Stormy Daniels arrestata perché si è fatta toccare da un cliente

Ma il dubbio che, dietro all’arresto, ci sia qualcosa di più ha investito non solo l’attrice, ma anche i suoi legali. Michael Avenatti, che ha assistito Stormy Daniels nelle sue vicende legali contro il leader del mondo libero, ha parlato espressamente di un’azione politicizzata, messa in piedi solo per costringere – con le maniere forti – Stormy Daniels al silenzio.

Stormy Daniels arrestata e il caso Trump

«Stormy Daniels – ha scritto Avenatti su Twitter – è stata arrestata mentre faceva lo stesso spettacolo che ha fatto in quasi un centinaio di club per ‘spogliarello’ in tutto il paese. È tutto organizzato e motivato politicamente. Puzza di disperazione. Affronteremo tutte le false accuse». In ogni caso, il legale si mostra sicuro che il reato verrà derubricato e che l’attrice potra riacquistare la libertà su cauzione.

Quest’ultima circostanza si è puntualmente verificata, infatti. Il costo della cauzione versata è di 6mila dollari.

Stormy Daniels ha affermato di aver ricevuto ben 130mila dollari da Donald Trump attraverso il suo legale Michael Cohen perché non parlasse mai della sua relazione con il futuro presidente degli Stati Uniti (risalente al 2006) quando il magnate aveva già sposato l’attuale first lady Melania Trump. Tanti i messaggi di solidarietà del popolo americano nei confronti della pornostar: sui social network in molti sposano la tesi del suo avvocato Avenatti e indicano in Donald Trump il mandante morale dell’arresto dell’attrice.

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