La storia di Twitter, da piattaforma di microblogging a agenzia di stampa mondiale

Ripercorriamo la storia di Twitter dall'inizio a oggi, evidenziando i punti salienti nel suo essere diventato come un'agenzia di stampa riconosciuta a livello mondiale

13/01/2023 di Redazione Giornalettismo

Questa è la storia di Twitter. Come è nato, come si è sviluppato e in che modo è passato dall’essere una piattaforma di microblogging al sostituire – di fatti – le agenzie di stampa, diventando un bacino di notizie date in anteprima e direttamente dalle fonti. Talmente tanto da essere classificato, almeno sugli Apple Store, come app di news invece che come social network. Ripercorriamo insieme nascita, crescita e cambiamenti che hanno portato Twitter ad essere quello che è ora con particolare attenzione allo sviluppo del suo ruolo nel mondo dell’informazione.

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Storia di Twitter: la nascita

Ideatore e co-fondatore di Twitter è Jack Dorsey. L’idea ha cominciato a prendere forma nei primi anni Duemila come piattaforma che permettesse lo scambio di sms (da lì i 140 caratteri e i noti messaggi brevi di Twitter) tramite il web utilizzabile da mobile. Dopo anni di lavoro a questa trovata insieme a amici e parenti – mentre, durante il giorno, era occupato con un lavoro a tempo indeterminato – Dorsey ha presentato il progetto a inizio 2006 alla società Odeo (californiana, si occupava della creazione di strumenti per registrazione e condivisione podcast).

Così come fu presentato, il progetto di Twitter destò l’interesse immediato dell’azienda e venne supportato nello sviluppo della piattaforma. All’inizio, nonostante l’idea buona, una piattaforma pensata per essere strumento di scambio sms faticava a decollare e l’idea di renderlo più simile a un vero e proprio social network arrivò da Noah Glass, esperto sviluppatore di software. Fu proprio lui, tra le altre cose, a coniare il nome Twitter prendendo spunto dal verbo inglese “to tweet”, ovvero cinguettare. Et voilà, ecco trovata la formula che ha portato il prototipo a diventare l’idea che è esplosa nel mondo: il social su cui condividere messaggi brevi di massimo 140 caratteri.

I primi anni di Twitter

Il team che ha creato Twitter portandolo alla crescita esponenziale del 2007, quindi, era composto da Jack Dorsey, Noah Glass, Biz Stone ed Evan Williams. L’aumento degli iscritti è stato frutto della strategia di lancio e di marketing della piattaforma: la diffusione della notizia nella conferenza South by Southwest Interactive permise di passare da 20 mila utenti a 60 mila utenti anche grazie al posizionamento di maxi schermi nei corridoi tramite cui si accedeva all’evento su cui erano proiettati i messaggi pubblicati sulla piattaforma dagli utenti.

Questa campagna pubblicitaria valse anche allo staff che la ideò il premio Web Award del festival. Qualche dato della crescita di Twitter nei primi anni: se nel 2007 si contavano 400.000 tweet ogni trimestre, nel 2008 se ne contavano 100 milioni e nel 2010 Twitter è arrivato ad avere una generazione di 50 milioni di tweet al giorno: una crescita esponenziale nel vero senso del termine. Il 2013 è l’anno in cui su Twitter arrivano ad esserci 500 milioni di utenti iscritti, nel 2014 la popolarità continua a salire ed è solo il 2015 l’anno che fa segnare l’arresto: in questo periodo critico il problema è stato che, rispetto all’anno precedente, si poté contare solo il 10% di nuovi utenti attivi.

A partire dal 2015 il team di Twitter ha dovuto ingegnarsi pensando a un modello di business che comprendesse la pubblicità e a tutta una serie di novità che invertissero il trend negativo. Risultato? Uno simile a quello che vediamo oggi con Instagram, che insegue TikTok per esempio, e che vede Facebook farsi strada nella corsa al formato reel. Già all’epoca, Twitter ha fatto una serie di tentativi che sono stati percepiti dagli utenti come volontà di uniformare la piattaforma agli altri social (estensione del limite di caratteri da 140 a 180 per allinearlo a Facebook, per esempio).

Twitter come sostituto delle agenzie di notizie

Al di là della storia di Twitter, c’è un capitolo a parte che merita la massima attenzione: il suo essere diventato il social dei giornalisti per eccellenza, quel luogo in cui le notizie approdano per prime. Ancor prima che nelle agenzie di stampa. Come ci siamo arrivati? La peculiarità che ha reso Twitter unico è stata la capacità di essere fonte di informazione diffondendo i pensieri più influenti nel mondo: personaggi famosi nell’ambito dello spettacolo e in quello politico, tramite i loro account, diffondono la loro opinione e quell’opinione – spesso e volentieri – è la notizia.

Col passare degli anni, sempre più persone hanno scelto di usare la piattaforma – collezionando un grande bacino di utenti e catalizzando l’attenzione – per fornire notizie fondamentali. Primo su tutti, impossibile dimenticarlo, Donald Trump e l’uso che l’ex presidente degli Usa faceva di Twitter, condividendo tramite cinguettii notizie fondamentali sulle strategie politiche degli Stati Uniti. Twitter ha avuto un ruolo fondamentale, come fonte prima di informazioni, immagini e video dal campo, nel contesto di guerre e rivoluzioni sociali a partire dal 2009 con le proteste in Moldavia e in Iran; in quel caso, gli Stati Uniti arrivarono a chiedere ufficialmente alla piattaforma di rimandare la manutenzione programmata del sito per evitare che non fosse utilizzabile nel momento più caldo della protesta a Theran.

Già ai mondiali di calcio del 2010 tutti i giornalisti erano parte di questo sistema, che nel 2011 ha portato Twitter a diventare il sistema utilizzato per comunicare durante la primavera araba. Il peso in Egitto fu tale che, a un certo punto, il governo egiziano decise di buttare giù il servizio. Anche le conseguenze dello tsunami e del terremoto in Giappone di quell’anno furono raccontare in maniera puntuale tramite immagini e video caricate sulla piattaforma.

È in Italia, precisamente il 29 gennaio 2012, che Twitter ha battuto ufficialmente per la prima volta una notizia di rilevanza nazionale prima di qualsiasi agenzia di stampa (precisamente 45 minuti prima): la morte del presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro venne resa nota da un suo collaboratore tramite Twitter. Cosa possiamo dire di Twitter come agenzia stampa oggi? Quello che vediamo: il sistema è massimamente usato e riconosciuto nel mondo del giornalismo mondiale, tanto da essere diventato anche fonte di diverse fake news, utilizzato per fare propaganda con effetti massicci (come abbiamo visto, per esempio, nella recente guerra tra Ucraina e Russia).

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