Lo steward operato d’urgenza alla milza perché colpito dalla punizione di Candreva

12/04/2018 di Redazione

È uno degli steward più ligi al dovere dell’intero stadio di Torino e proprio questa sua correttezza gli ha impedito di schivare il missile terra-aria sparato in curva dal calciatore dell’Inter Antonio Candreva durante il match di domenica scorsa tra i nerazzurri e i granata. Marco Rapisarda, 25 anni, era di spalle – come prevedono le direttive date agli steward nel corso delle partite – quando è stato colpito alla schiena dalla pallonata.

LEGGI ANCHE > Torino, morto un ragazzino di 12 anni trovato con un laccio al collo nella sua stanza

STEWARD COLPITO DA CANDREVA, ANCHE IN TELECRONACA SE NE ERANO ACCORTI

Il giovane prestava servizio all’interno della Curva Maratona. Ha centrato in pieno uno steward» – riferiscono i telecronisti in diretta. Marco Rapisarda avverte molto dolore, ma dopo qualche minuto è di nuovo in piedi, pronto per portare a termine il suo compito, per terminare la giornata e per mettere da parte quelle poche decine di euro che costituiscono il suo compenso per la prestazione fornita.

STEWARD COLPITO DA CANDREVA, L’INTERVENTO

Tuttavia, il giorno dopo, il giovane continua a provare dolore e si reca all’ospedale Martini del capoluogo piemontese. Marco Rapisarda, in seguito alla frattura della milza, ne ha subito l’asportazione – come viene riportato dal Corriere di Torino. L’intervento è stato portato a termine con successo e tra qualche giorno il ragazzo potrà tornare alla sua vita normale. Nel frattempo ha ricevuto la solidarietà sia del Torino – una delegazione di alcuni calciatori si è recata in ospedale per andarlo a trovare e per regalargli alcuni gadget granata -, sia della Juventus che si è tenuta in contatto con il persinale del Martini per avere informazioni sullo stato di salute del ragazzo.

Una storia che, alla fine, ci fa tirare un sospiro di sollievo, ma che fa riflettere anche sulla casualità di alcuni eventi: una serena domenica di sport stava per trasformarsi in un incubo drammatico. Il tutto per una semplice punizione calciata in curva.

Share this article