La procura federale ha aperto un’inchiesta sulle parole di Steven Zhang su Dal Pino

Le parole di Steven Zhang, presidente dell’Inter, erano state durissime nei confronti del presidente della Lega di Serie A Paolo Dal Pino. Addirittura, il numero uno della società nerazzurra non aveva esitato a definirlo ‘pagliaccio’. Il tutto per le decisioni della Lega sulle prossime date per disputare le partite del campionato di calcio che sono state rinviate a causa dell’emergenza coronavirus. Su tutte, la decisione di far giocare Juventus-Inter a porte aperte lunedì 9 marzo, dopo il lungo tira e molla che c’era stato per tutto lo scorso finesettimana.

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Steven Zhang è sotto inchiesta della procura federale FIGC

Adesso, però, la procura federale della Figc ha aperto un’inchiesta sul presidente dell’Inter. Le sue parole non potevano, infatti, non avere conseguenze in tal senso, soprattutto in virtù delle diverse inchieste aperte in passato dalla procura Federale anche per frasi molto meno forti rispetto a quelle utilizzate da Steven Zhang su Instagram. Nella mattinata di oggi, gli altri dirigenti nerazzurri avevano provato a mitigare le parole del giovane patron nerazzurro, sostenendo che la sua rabbia fosse dettata dalla voglia di tutelare la salute pubblica, visti i gravi problemi causati dal coronavirus, in Cina come in Italia.

La Procura della Federcalcio, guidata da Giuseppe Chinè, ora, ha aperto un’inchiesta che potrebbe portare al deferimento del numero uno nerazzurro. La decisione verrà presa nei prossimi giorni. Nella serata di ieri, con una Instagram Stories in inglese, Steven Zhang si era scagliato contro il presidente Paolo Dal Pino.

«Cambiare le date e mettere la salute pubblica sempre al secondo posto. Probabilmente sei il più grande e peggiore pagliaccio che ho mai visto – aveva scritto il presidente nerazzurro -. Ventiquattro ore, 48 ore, sette giorni, e cos’altro? Cosa farai ora? E adesso parli di valori sportivi e competizione leale?». Secondo la società, queste parole erano dovute all’incomprensione dei vari cambiamenti di orario e di data della serie A, decisioni che  – sempre secondo l’Inter  – hanno destato preoccupazioni «perché sembravano suggerite da altre logiche rispetto alla salvaguardia della salute».

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