Lo statuto della discordia: i 5 stelle discutono sulle norme al gruppo Senato e Camera

27/03/2018 di Redazione

A qualcuno non è andata giù. L’approvazione dello statuto per deputati e senatori M5S subisce un rinvio. Alcune norme all’interno delle prime bozze non sarebbero piaciute ai neoeletti. In primis – spiega l’agenzia Adnkronos – la stretta sulla presentazione di proposte di legge e emendamenti. Un paletto, definito incostituzionale da qualche parlamentare,  che sarebbe stato rimosso nelle stesure successive.

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STATUTO M5S: COSA PREVEDEVA IL PALETTO (POI RIMOSSO)

Il paletto – spiegano fonti accreditate all’agenzia – sarebbe stato posto proprio per evitare la marea di proposte di legge inutili o imbarazzanti. Intanto, dopo questo rinvio alla Camera e al Senato,  l’assemblea dei deputati M5S ha ratificato la nomina di Giulia Grillo a capogruppo a Montecitorio per acclamazione. Alla ratifica era presente anche Luigi Di Maio. Carlo Sibilia si è invece offerto come segretario d’aula. “Ho fornito la mia disponibilità al gruppo M5S per il ruolo di Segretario della Camera dei Deputati. Sono stato già Segretario della Commissione Affari Esteri. Ho svolto il ruolo di vicepresidente del gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle per due mandati di 12 mesi. Nel gruppo del M5S della XVII Legislatura, tale ruolo corrisponde a quello di Delegato d’Aula“, annuncia su Facebook. “Questa esperienza – ha aggiunto – mi ha permesso di conoscere regolamento e procedure della Camera dei Deputati nei dettagli e declinarle in maniera critica. Nonché di partecipare alle numerose riunioni dei capigruppo della Camera integrata con l’Ufficio di Presidenza e comprenderne a fondo le dinamiche visto il ruolo di supporto fornito a 4/5 diversi capigruppo del M5S. Io ci sono, a servizio del MoVimento 5 Stelle“.

(in copertina foto ANSA/ETTORE FERRARI)

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