Lo Stato Sociale rivela: «Il M5S voleva una nostra canzone come inno»

Lo Stato Sociale debutta in Radio con un programma tutto suo. Dopo le esperienze televisive a X Factor e sul palco del Primo Maggio del frontman Lodo Guenzi, la band ha registrato la prima puntata “Lo Stato Sociale Show” su Rai Radio 2. E i riferimenti alla politica non sono mancati.

Lo Stato Sociale rivela: «Il M5S voleva una nostra canzone come inno»

Come riporta l’HuffPost, che ha seguito e filmato la prima trasmissione de Lo Stato Sociale Show, la band non si è mai tirata indietro nel far valere opinioni sulla politica e sulla società del nostro Paese. Non solo attraverso i testi delle loro canzoni, ma anche con dichiarazioni, eventi e perché no, qualche provocazione. Tanto che hanno attirato l’attenzione del Movimento 5 Stelle, che li aveva contattati per poter utilizzare il brano dal titolo “mi sono rotto il c***o” come inno ufficiale. «Non avevano capito bene, evidentemente, quello è stato il primo e ultimo contatto» ha dichiarato “Bebo” a cui fa eco “Carota” che scherza: «Ci sarebbe stato il Mi sono rotto il c…o Day».

Ma nel 2014 l’ipotesi che il brano diventasse inno del Movimento era già stata paventata. Durante una intervista con Il Fatto Quotidiano, in piena preparazione del tour invernale, sempre Bebo aveva spiegato in merito alla stessa canzone che «viviamo in un paese che dà sempre ragione quando dici che ti fa schifo una roba, infatti vedi il Movimento 5 Stelle su cosa campa da qualche anno».

«È una canzone che probabilmente se avessero ascoltato, invece di ascoltare Fedez – continua Bebo-  ci avrebbero chiesto di usarla come inno, e siamo stati fortunati che non ci è capitato». «Ci hanno chiesto eh – lo corregge Lodo Guenzi – non di farla inno ma ci hanno chiesto di partecipare» all’evento al Circo Massimo.

(credits immagine di copertina: . ANSA/ETTORE FERRARI)

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