Gli Stati Uniti sui 61 morti di Gaza: «Israele ha agito con moderazione»
15/05/2018 di Redazione
Nel corso della riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza Onu, l’ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite Nikki Haley ha dichiarato che Israele, negli scontri lungo la Striscia di Gaza di lunedì 14 maggio, “ha agito con moderazione. Nei fatti i dati di vari Paesi qui oggi mostrano che sarebbero stati molto meno moderati“.
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Le parole di Haley arrivano in concomitanza a una tragica notizia. Tra le 61 vittime lungo la Striscia nell’ambito delle proteste contro l’apertura dell’ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme c’è anche una neonata di 8 mesi, Leila al-Ghandour, morta a causa del gas lacrimogeno lanciato dalle Forze di difesa israeliane (Idf).
Amb. Nikki Haley at U.N. Security Council: "I congratulate our friends in Israel on the remarkable achievement of 70 years of independence…May the next 70 years be ones of strength, of hope, and of peace." https://t.co/4WPWXJ4Uks pic.twitter.com/fVqQK15gml
— World News Tonight (@ABCWorldNews) 15 maggio 2018
Israele si è difesa con il suo ambasciatore all’Onu: “Ogni vittima causata dalle recenti violenze è una vittima dei crimini di guerra di Hamas. Hamas ha commesso crimini di guerra non solo contro i civili israeliani ma anche contro il suo stesso popolo, trasformandoli in scudi umani per il suo cinico guadagno“.
Uccisioni nella Striscia di #Gaza: un altro orribile esempio dell’uso della forza eccessiva da parte dell’esercito israeliano https://t.co/nynfAZT7Mu
— amnesty italia (@amnestyitalia) 14 maggio 2018
Parole condivise in parte dalla stessa Haley: “Hamas è felice di quanto accaduto, chi tra noi accetterebbe questo tipo di azioni sui suoi confini? Nessuno“.
Il primo grande Paese a prendere posizione contro Israele è stata la Turchia, che ha espulso da Ankara l’ambasciatore dello Stato ebraico.
(Foto credits: Ansa)