Come sono andate le sponsorizzazioni su Facebook dei partiti nella circoscrizione sud
Investimenti pressoché dimezzati rispetto al nord: il digital divide con le regioni meridionali si evidenzia anche nel modo diverso con cui vengono suddivisi i fondi delle sponsorizzazioni politiche per le Europee 2024
05/06/2024 di Gianmichele Laino
Le ragioni principali sono sostanzialmente due: da un lato c’è la demografia, dall’altro – forse – un modo diverso di intendere la politica. La distribuzione regionale, infatti, risente fortemente anche dell’anagrafica dei vari territori italiani: Lombardia e Lazio, ovviamente, sono le due regioni più popolose, dove sono state investite importanti cifre di denaro per raggiungere nella maniera più capillare possibile quei territori; al contrario, le regioni meno popolose (al sud, ad esempio, la Basilicata e il Molise) non hanno attirato particolari investimenti pubblicitari da parte dei politici, ammortizzando di molto il dato economico rispetto, invece, a una regione come la Campania.
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Sponsorizzazioni al sud, l’analisi
Oltre alla questione demografica, poi, c’è sicuramente un modo diverso di fare politica. La campagna elettorale nelle regioni meridionali risente più che altrove del concetto di prossimità, di presenza sul territorio, di incontri di persona. Ecco perché, con ogni probabilità, i partiti – quasi nella loro totalità – hanno deciso di puntare le loro risorse più corpose nelle due circoscrizioni settentrionali e in quella centrale. La somma delle sponsorizzazioni effettuate al sud da tutti i partiti impegnati nelle elezioni europee 2024 oscilla tra i 57.200 euro e i 75.401 euro (al nord la cifra investita è compresa tra gli 89mila e i 144.807 euro ad oggi). Anche il numero di inserzioni è di gran lunga inferiore al sud: stiamo parlando di 94 contenuti sponsorizzati in totale rispetto ai 393 proposti nell’Italia settentrionale, nelle due circoscrizioni nord-est e nord-ovest.
Gli utenti della Campania che hanno potuto beneficiare di contenuti sponsorizzati rappresentano il 13% del totale (a quasi sette punti di distanza dalla Lombardia che guida questa speciale classifica), in Puglia gli utenti raggiunti dalle sponsorizzate sono l’8% del totale nazionale, il 4,7% invece è rappresentato dalla Calabria, mentre Abruzzo, Basilicata e Molise si attestano sotto al 3% (2,8% per l’Abruzzo, 2% per la Basilicata, 0,7% per il Molise).
Come si sono comportati i vari partiti al sud
Basta un dato, forse, per fotografare al meglio la situazione che abbiamo appena enunciato. La Lega – che comunque ha lo zoccolo duro del suo elettorato storico al nord (anche se negli ultimi anni le cose erano un po’ cambiate) – ha investito per l’intera campagna promozionale al sud una cifra compresa tra i 12.200 euro e i 13.991 euro: per intenderci, la stessa cifra che ha speso per un solo post sponsorizzato con target nelle aree settentrionali (quello che, fino a questo momento – tra l’altro – ha performato meglio).
Nemmeno l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte – che ha sempre mostrato una particolare attenzione per l’elettorato meridionale – è stato particolarmente generoso (attraverso il M5S che ha finanziato la sua campagna su Facebook), scegliendo di investire approssimativamente un quarto del budget nelle sponsorizzazioni Facebook (tutte negli ultimi dieci giorni, tra l’altro). Fratelli d’Italia, Stati Uniti d’Europa e Alternativa popolare (a sorpresa) hanno speso tra i 10mila e i 14mila euro circa, dimostrandosi i partiti o le coalizioni più generose negli investimenti in sponsorizzazioni. Indietro il Pd (tra i 1700 euro e i 2300 euro) e gli altri partiti di centrosinistra: avranno fatto scelte diverse per la loro campagna editoriale al sud. Pagheranno?