Westworld 2×10 – Recensione dell’episodio “The Passenger”

25/06/2018 di Redazione

Ecco la nostra recensione del finale di stagione di Westworld 2 andato in onda su Sky Atlantic, decimo episodio dal titolo “The Passenger” (Il Passeggero)

Ed eccoci giunti al tanto atteso finale della seconda stagione di Westworld. La scorsa settimana nella nostra recensione del nono episodio dal titolo “Vanishing Point” (Punto di Fuga) avevamo detto che le varie pedine erano state sistemate in attesa della battaglia finale. Ora abbiamo potuto assistervi in un episodio della durata di novanta minuti da togliere il fiato, ma andiamo con ordine.

Westworld 2x10
Westworld 2×10

The Door (La Porta) in questo decimo episodio di Westworld 2

The Door (La Porta) è stato il tema centrale di tutta a seconda stagione di Westworld, e finalmente in questo episodio conosciamo appieno in che cosa consiste ed il perchè della sua creazione. Già in Vanishing Point avevamo compreso che la Fucina consisteva in un edificio dove vengono replicate le cognizioni di tutti i visitatori che sono stati all’ interno dei parchi,  sotto forma di codice.

Ora in questo decimo episodio di Westworld 2 scopriamo perchè l’unità di controllo di Abernathy era tanto importante: consente l’accesso alla Fucina dove Dolores e Bernard, all’interno di questo cyberspazio trovano il controllo del sistema, che appare sotto le sembianze di Logan Delos. Questa scena ricorda molto l’incontro di Neo con l’architetto sul finire di Matrix Reload, solo che fortunatamente questa volta, la spiegazione è certamente più comprensibile.

Il sistema racconta che nel tentativo di creare l’host di replica per James, aveva anche cercato di capirne le sue scelte, determinando che la mente umana è un algoritmo ingannevolmente semplice, da qui la scelta di raccogliere i dati degli umani.

Westworld 2x10
Westworld 2×10

Non solo, nella Fucina è contenuto il passaggio per un nuovo mondo digitale chiamato “Il Sublime” destinato agli host. Questi ultimi sono in grado di passare nel Sublime in Westworld letteralmente correndo attraverso una Porta digitale, abbandonando i loro corpi e trasferendo la loro coscienza in questo nuovo posto, per dargli modo di vivere la loro esistenza lontano dagli essere umani, possono finalmente essere liberi.
Ma se Akecheta e sui suoi compagni di viaggio vedono la porta come una via di fuga verso un mondo incontaminato, dove il leader della Nazione Fantasma potrà riabbracciare la sua amata, per Dolores rappresenta l’ennesima gabbia dorata, un’altra falsa realtà, lei vuole il mondo reale, al di fuori di Westworld, ecco perchè vuole distruggerla.

Dolores e Bernard in questo decimo episodio di Westworld 2

Dolores e Bernard rappresentano sempre di più le due facce di una medaglia in Westworld, il bene ed il male, il rosso ed il nero. Mentre la prima vuole morte e distruzione, il secondo crede nel lato buono delle persone, nella loro umanità. Ecco perchè l’uccisione di Elsie rappresenta per lui un duro risveglio, mettendo in discussione le sue convinzioni, optando per resuscitare Dolores dandole le sembianze di Charlotte Hale, in modo tale da permetterle di fuggire. Inoltre, comprende che Ford non è più nella sua mente e che le sue scelte, sono state fatte autonomamente.

Invece, per quanto riguarda Dolores, risulta interessante il suo cambiamento di direzione, nei confronti del Sublime e dei suoi nuovi abitanti:  ha deciso di salvarlo, ha deciso di aggiungere l’unità di controllo di Teddy al suo interno e per garantire la loro sicurezza, ha scelto di spedirlo in un luogo nascosto. Penso che la sua decisione sia dovuta al fatto che la sua guerra è contro il genere umano che risiede nel mondo reale, nella sua logica gli host sono solamente delle vittime innocenti, e chi è più innocente di Teddy?

Bellissimo il dialogo finale di questo decimo episodio di Westworld 2, tra Dolores e Bernard, ora residenti nel luogo che Arnold aveva costruito molti anni prima, dove si evince che l’unico modo che hanno entrambi per sopravvivere nel mondo reale, è quello dei ruoli che dovranno assumere: l’uno deve essere la nemesi dell’altro, nemici.

Abbiamo visto Dolores fuggire da Westword portano con sè altre cinque unità di controllo, una abbiamo scoperto essere quella di Bernard ma le altre? Chi risiede ora nel corpo di Charlotte? Rimane un ottimo punto di partenza per la terza stagione

Maeve e William in questo decimo episodio di Westworld 2

Maeve ed il suo sacrificio estremo

Abbiamo sempre visto, amato e ammirato la forza di questo personaggio in Westworld ed ora forse, siamo costretti a dirgli addio. In una scena drammatica infatti abbiamo assistito al suo sacrificio estremo pur di riuscire a mettere in salvo sua figlia nel Sublime. Il suo percorso in tutta la seconda stagione di Westword consisteva appunto nel ritrovare e tenere al sicuro sua figlia, una promessa troppo importante per non esser mantenuta, e per quanto la sua dipartita faccia male possiamo consolarci sapendo che è riuscita nella sua impresa. E chissà se Sylvester e Felix la ricostruiranno. Ma quello di Maeve non è l’unico sacrificio di rilievo in questo finale di stagione di Westword.

Un’altro personaggio mette il bene degli altri al di sopra del suo in Westworld, ed il fatto che si tratti di Lee assume un valore ancora più profondo ed importante. Lee è sempre stato un personaggio egoista, superficiale che ha sempre pensato solo suo tornaconto personale, quindi diviene di enorme impatto osservare la sua scelta di sacrificarsi al posto di Hector, un host, per dar modo a Maeve e combriccola di raggiungere l’oltre valle. Ma se deve uscire di scena, vuole farlo in grande stile, con uno dei suoi monologhi per eccellenza, dimostrando a tutti che non è più un codardo.

“Se stai cercando una resa dei conti, una resa dei conti è ciò che troverai! Se stai cercando un cattivo, allora sono il tuo uomo! Ma guardati, questo mondo che costruisci è legato alla malvagità. Dormi sui corpi spezzati di quelli che erano qui prima di te, scaldati con le loro braci, raduna le loro ossa nei tuoi campi, li paghi per questa terra con piombo e ti ripagherò per intero!”

La risoluzione del dilemma riguardante l’Uomo in Nero in questo decimo episodio di Westworld 2

Il dilemma che hanno avuto gli spettatori per tutta la seconda stagione di Westword ha finalmente avuto una risposta anche se, come al solito non è mai come ci si era aspettato che fosse. Per nove episodi ci siamo chiesti la fatidica domanda: William è un host? Ora possiamo dire con certezza che si, lo è.
Gli spettatori hanno potuto apprendere questa notizia grazie ad una scena post-credit, che si svolge in un futuro lontano, all’interno di una desolata Fucina, dove l’ Uomo in Nero incontra una donna con le sembianze di sua figlia Emily. Sin da subito comprendiamo che William ha appena raggiunto la fine di un ciclo ripetitivo, anche lui, come era avvenuto in precedenza per Bernard è alla ricerca della cosiddetta fedeltà in Westworld, ma nei confronti di chi?.

La scoperta che William sia un host invece di chiudere un capitolo, apre un’altra serie di numerose domande che sono certa, saranno spunto per la terza stagione di Westworld: Quando William è diventato un host? E’ stata una sua decisione volontaria? La Emily che abbiamo conosciuto è sempre stata un host?
In conclusione questo finale di stagione di Westworld 2 è stato senza ombra di dubbio meraviglioso e avvincente, con una regia ed una recitazione eccellente dimostrando ancora una volta che nulla è mai lasciato al caso, ma che per ogni tassello, ogni oggetto, ogni battuta c’è sempre uno scopo. Purtroppo ci toccherà aspettare un anno e mezzo prima di poter vedere come proseguirà questa storia e chissà se gli autori ci condurranno ancora all’interno del parco di Westworld.
Westworld, in Italia in onda su Sky Atlantic il giorno dopo la messa in onda americana, la settimana successiva  doppiata in italiano.
Gli episodi di Westworld sono presenti anche su NOW TV

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