Venezia 75, The Nightingale: La conferenza stampa del film con Sam Claflin

06/09/2018 di Redazione

The Nightingale con Sam Claflin è stato presentato oggi in conferenza stampa a Venezia 75: ecco cosa hanno detto la regista e il cast.

The Nightingale è stato proiettato ieri in anteprima mondiale a Venezia 75. Il film è diretto da Jennifer Kent e vede nel cast Aisling Franciosi, Sam ClaflinBaykali Ganambarr e molti altri. Ambientato nel 1825, racconta la storia di una galeotta in cerca di un ufficiale britannico con lo scopo di vendicare un grave torto familiare…

The Nightingale | La Conferenza stampa a Venezia 75

Babadook è stato un grande successo internazionale, ti hanno proposto tante cose e tu hai scelto questo progetto difficile e ambizioso… Perché?

JENNIFER KENT: “Penso che sia importante per me come filmmaker fare qualcosa che abbia un valore per me, ho visto molti progetti e mi sono sembrati molto buoni. Se non ho passione e amore mi annoio, ho avuto come seconda scelta un film facile ma ho scelto questo.”

Ci sono cose molto attuali, razzismo, violenza e discriminazione, perché hai scelto un periodo di pace come contesto?

JENNIFER KENT: “Ci sono film che creano un proprio mondo, ma penso che il cinema deve andare in un mondo diverso, non volevo fare un dramma sociale che sembrasse didattico, ho voluto creare un mondo mitologico, non intendo falso, dico a un passo della realtà, si è mescolato molto facilmente con quello che accadeva negli anni ’20 in Australia.”

Venezia 75, The Nightingale: La conferenza stampa del film con Sam Claflin
The Nightingale | La regista Jennifer Kent

Qual è stata la vostra reazione allo script?

AISLING FRANCIOSI: “Ho letto le prime 15 pagine e ho capito che avrei fatto qualsiasi cosa per avere questo ruolo. La cosa che mi ha colpito di più è che è la verità, è crudo, è commovente, ci vuole un’artista per scrivere così, ho combattuto fino alla morte per esserci.”
SAM CLAFLIN: “Per me come attore un cosa che voglio sul set è sfidarmi in modi nuovi, questo è decisamente una sfida. Ma è anche un tempo con il quale non ero molto familiare, ero consapevole della colonizzazione, ma non sapevo esattamente cosa succedeva e la cruda brutalità nella storia. Adesso me ne vergogno, è una storia che è una sfida per me, esplorare qualcosa con cui non sono familiare. Come attore scelgo qualcosa che mi attragga, non voglio interpretare me stesso, non è questo il motivo per cui mi sono buttato in questa industria. Dopo aver incontrato Jen parlando della visione di ciò che sta accadendo adesso è così rilevante nella nostra società e penso che stiamo parlando di questo e che siamo consapevoli più di prima. C’è stato progresso, ma c’è sempre il problema. Film come questi devono essere condivise e bisogna parlarne, parlare della cultura aborigena in Australia è molto importante ed è una buona piattaforma per fare questo.”
BAYKALI GANAMBARR: “Per me leggere lo script è stato appassionante, è veramente onesto, lei racconta cosa accade alla mia gente in Australia veramente. Per me è molto importante e mi rende molto orgoglioso essere in questo film. È un’esperienza fantastica lavorare con loro, è stato un fantastico viaggio, è la prima volta che avevo il loro supporto, questo film è stato molto importante per me e per la mia gente.”

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