Venezia 75, I Villeggianti: Valeria Bruni Tedeschi presenta il suo film

05/09/2018 di Redazione

I Villeggianti di Valeria Bruni Tedeschi viene presentato oggi in conferenza stampa a Venezia 75: ecco cosa è stato detto.

In uscita oggi nelle sale, I Villeggianti è stato proiettato fuori concorso a Venezia 75. Il film diretto da Valeria Bruni Tedeschi con Valeria Bruni Tedeschi, Riccardo ScamarcioNoémie Lvovsky, Valeria Golino, Pierre Arditi e tanti altri è stato presentato poco fa in conferenza stampa con la regista e il cast insieme a

I Villeggianti | Conferenza stampa a Venezia 75

Hai definito questo autografia immaginaria, che vuol dire?

VALERIA BRUNI TEDESCHI: “Perché è da un po’ di anni che faccio film e mi fanno domande di quanto c’è autobiografico e cerco di dare risposte un po’ nuove. Ho trovato quest’espressione musicale, gradevole e nuova, come se mettesse una luce nuova, cercando di partire dalla realtà e poi elaborarla ed inventare e fabbricare una finzione. Cerco di spiegare questa cosa da anni e questa definizione la trovo bella.”

C’è il tema dell’amore, il suo amore verso gli altri, la maternità, i luoghi, la memoria, la sua idea di cinema a cui teme molto. Quanto nella sua vita è stata amata e quanto incompresa, sia come donna che come artista?

VALERIA BRUNI TEDESCHI: “Penso di essere fortunata e di avere persone intorno a me che mi amano e mi capiscono, amici e non solo amici, lavoro. La mia amicizia con Noémie è molto lunga, non solo siamo amiche, scriviamo insieme e lavoriamo insieme. La mia amicizia con lei sta diventando lunga e intima, amicizia e lavoro, anche con Riccardo. C’è questa fortuna che ho che amore, amicizia e lavoro si fondono. È una fortuna poter lavorare con mia madre. Tutto questo credo che sia una grande ricchezza nella vita.”

Venezia 75, I Villeggianti: Conferenza stampa del film con Riccardo Scamarcio
I Villeggianti | Valeria Golino

Com’è stato il set? Che regista è Valeria sul set?

VALERIA GOLINO: “Era ed è sempre un eseprienza, esserci con Valeria e la sua famiglia, ho il privilegio di esserci e di vedere sul set. Lo faccio volentieri, ma questa volta ero pagata per farlo. Spono sia spettatrice che attrice di tutte queste cose incredibili, molto familiari ma anche esotiche che succedono. Lavorare con Valeria è veramente un’esperienza, liberarsi dei propri lividi, delle proprie paure, è come essere liberi e protetti, io mi fido di Valeria, mi può chiedere qualsiasi cosa, posso essere il mio peggio con lei senza vergognarmi, poi ci sono persone con tale talento intorno a lei, Noémie, vorrei fare un film con lei. Subito prima di fare il mio film da regista mi è anche molto servito vedere Valeria dirigere gli attori.”
RICCARDO SCAMARCIO: “Io ho conosciuto Valeria molti anni fa e da subito dal primo momento sono stato pratIcamente catapultato in un film. Come diceva la regista sono proprio disarmato con lei, qualsiasi cosa mi chieda io eseguo, sapendo questa cosa ho cercato in tutti i modi di non fare questo film, non rendendomi conto. Ho fatto una cosa che non ho mai fatto, ho dato buca a due provini, dicevo di venire ma non ho avuto il coraggio di prendere l’aereo. La cosa incredibile è che il personaggio che interpreto fa proprio questo, io il provino l’avevo già superato non andando al provino. E poi soprattutto è interessante questo rapporto di rigore rispetto al fatto che hai un copione, le scene sono scritte molto bene, avevamo un riferimento scritto molto preciso che abbiamo rispettato. Nel mio caso stando con lei improvvisamente la scena andava da un’altra parte, possono capitare cose inaspettate, voi avete visto e sapete cosa ho dovuto subire. Come nella scena del treno, vedevo queste persone allucinate dopo che mi aveva sputato in faccia. Ho sentito questo bilico tra dolore vero nel senso di abbandono e solitudine e al tempo stesso la capacità di ridere in maniera paradossale di queste cose che la vita ci fa conoscere. Quando il cinema riesce ad unire questi emisferi e farci ridere di queste tragedie.”

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