Venezia 75, Driven: La conferenza stampa del thriller di Nick Hamm
08/09/2018 di Redazione
Driven è stato presentato oggi in conferenza stampa a Venezia 75: ecco cosa hanno detto il regista, attori e produttori del film.
Driven | La conferenza stampa a Venezia 75
Nick come hai trovato questa storia?
NICK HAMM: “Sapevo di questa storia da quando sono cresciuto a Belfast, stavano costruendo la fabbrica lì e creandola molto prima che la macchina diventasse un pezzo da novanta dell’industria americana. Ero consapevole di questo strano progetto negli UK e che quest’uomo ha cercato di ottenere soldi dal governo americano per creare questa macchina e questa è stata la prima volta in cui sono stato consapevole di questo.”
Vista la fama della sua auto è un po’ un eroe dell’economia americana, nel film fin dalla prima inquadratura sembra ci sia qualcosa di ambiguo nel personaggio, come mai avete scelto questa chiave di lettura?
LEE PACE: “Per prima cosa sono molto grato di essere qui a Venezia 75, ero sempre molto attento a ciò che accadeva qui. Penso che dalla ricerca che ho fatto su John DeLoeran, ha molte facce, è un uomo pubblico e presenta un quadro di successo che gli americani amano molto, ma non è sempre la realtà. Lo vediamo moto nei film, quando toglie maschera è come io o voi. Quest’illusione del sogno americano, lui vuole semplicemente fare una macchina bella che chiunque voglia comprare.”
NICK HAMM: “Penso che DeLoeran è il primo CEO del brand oltre al creatore del prodotto. Quando guardi alla DeLoeran, è un tipo molto sexy che invita una donna giovane ai party, che vivono una vta fantastca. Ricordatevi che sono i ’70, vendevano le macchine in modo diverso. Ciò che ci ha affascinato è che quel tipo ha, pensando di essere intoccabile e poter andare avanti senza conseguenze. La posizione lavorativa è straordinaria, quindi perché un uomo in quel momento della carriera finisce intrappolato dall’FBI? Per questo penso che sia un soggetto interessante.”
C’è una linea sottile tra successo industriale e qualcosa che c’è qualcosa di molto americano in questo brand, capitalista, non è una cosa che accade in Europa…
NICK HAMM: “Penso che sia un fenomeno interessante, penso il sogno americano cambia culturalmente con le persone, quello è un periodo in cui gli uomini lavorano e le donne stanno a casa, si pensa al fine e non ai mezzi, adesso è diverso. Non è la fine, ne stiamo guardando una piccola parte. Quest’uomo ha costruito questa macchina, pensava che le persone avrebbero amato e non è vissuto a sufficienza prima del film, è morto senza soldi, di cancro, prima che la macchina comparisse in Ritorno al Futuro.”
Cosa è vero e cosa è falso? Di Jim Hoffman si vede un’umanità ma sembrerebbe che faccia il doppio gioco. Questo è vero?
NICK HAMM: “Non sai mai cosa è giusto e cosa è falso. C’è stata un sacco di ricerca. Tutti mentono, ogni cosa scritta in realtà nessuno sa qual è la realtà, i documenti a Los Angeles si sono persi per sempre, non c’è nessuna verità su cosa è successo. Io so alcuni fatti, so che Hoffman viveva nella stessa area di DeLorean, se i suoi bambini non giocavano con quelli di DeLorean non sarebbe mai stato coinvolto. So che ha speso la sua vita mentendo e barando, lavorando per la FBI. Sappiamo che ci sono dei fatti, Hoffman esisteva, aveva una certa relazione. Noi eravamo interessati a mostrare la relazione tra due uomini che era un atto di tradimento. Abbiamo avuto una verità e abbiamo giocato con quella verità.”
La conferenza stampa di Driven ontinua nella pagina seguente…