Ustica: La vera storia e quella cinematografica

27/06/2018 di Redazione

Un approfondimento tra fiction e triste realtà sulla strage di Ustica, uno dei misteri italiani.
In  occasione del 38° anniversario della strage di Ustica proponiamo l’articolo di un nostro collaboratore con i debiti aggiornamenti, che vogliamo dedicare ancora una volta alla memoria delle vittime di una vicenda, che  non ha ancora i veri colpevoli.
Ustica il film scritto e diretto da Renzo Martinelli (Vajont, Piazza delle Cinque Lune) e interpretato da Marco Leonardi, Caterina Murino, Lubna Azabal, Tomas Arana, Federica Martinelli con Paco Reconti, Yassine Fadel, Joe Capalbo, Jonis Bascir, Shelag Gallivan e l’amichevole partecipazione di Enrico Lo Verso, era uscito il 31 marzo del 2016. Senza mai tralasciare nomi e cognomi di responsabili, il regista aveva cercato di svelare la verità del caso Ustica, uno dei Misteri d’Italia più dolorosi.

Tre sono le ipotesi che sono state di volta in volta avanzate sulle cause del disastro: cedimento strutturale dell’aereo, una bomba a bordo, un missile. Nessuna di queste ipotesi è stata sino ad oggi provata. Frutto del lavoro di tre anni a stretto contatto con due ingegneri aeronautici sulla mole enorme di perizie e testimonianze effettuate nel corso degli oltre trent’anni trascorsi da quella tragica notte del 27 giugno 1980, Ustica porta a una nuova, agghiacciante verità, inconfutabilmente supportata da materiale documentale.

Il film di Martinelli si aggiunge a il  Muro di Gomma di Marco Tullio Giordana del 1991 che ricostruiva le vicende del giornalista Andrea Purgatori, ad oggi il maggior esperto sui misteri del caso di Ustica e testimone suo malgrado, ma forse un suo completamento almeno in parte
Ricostruire la vicenda attraverso un film è decisamente di aiuto, ormai a distanza di anni, per le nuove generazioni per cercare di fare luce su uno dei tanti misteri italiani, dove la ragion di Stato ancor oggi sembra occultare quello che ormai perizie e fatti e ricostruzioni ad opera di molti giornalisti d’inchiesta sono stati in grado di appurare, e in certi casi perfino di dimostrare.
Nella pellicola di Martinelli, già dal trailer vediamo una ipotesi che il regista stesso al termine della conferenza stampa 11 settembre 1683 nel 2012 aveva anticipato, infatti era già al lavoro sulla sceneggiatura e poi al film che ha preso oltre 3 anni , di cui ben 2 spesi tra le numerose carte (ora rese pubbliche qui in Italia dal 2 settembre 2014) che hanno permesso al regista di scrivere una verità, ma forse solo una delle tante.
E’ oggi dopo aver intervistato il regista appare fin troppo evidente anche la sua rassegnazione, a prescindere dal successo o insuccesso della pellicola, che aveva l’indubbio merito di portare nuova luce sulla vicenda, la sua intervista  è a dir poco profetica.

Continua la lettura su Ustica a pagina 2!

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