Un viaggio indimenticabile: Recensione, un indimenticabile Nick Nolte

21/03/2019 di Redazione

Un viaggio indimenticabile è interpretato dal pluri-nominato all’Oscar Nick Nolte nei panni di Amadeus, un uomo da poco rimasto vedovo e la cui forte personalità, il fascino e il senso dell’umorismo non sono sufficienti a mascherare i devastanti sintomi dell’Alzheimer. Scritto e diretto dall’acclamato attore e cineasta teutonico Til Schweiger e basato sul suo precedente film tedesco di successo, Honig im kopf, questo commovente dramma generazionale segna il suo debutto alla regia in lingua inglese.

Non essendo più in grado di vivere da solo, Amadeus si trasferisce a malincuore dal figlio Nick (Matt Dillon) che abita alle porte di Londra insieme alla moglie Sarah (Emily Mortimer) e alla vivace figlioletta di dieci anni, Tilda (l’esordiente Sophia Lane Nolte, nella vita figlia dell’attore). Nonostante lo sconvolgimento e il caos che derivano dall’arrivo di Amadeus in un clima familiare già teso, tra il nonno e la nipotina si instaura un legame speciale. La pazienza e l’affetto di Tilda per Amadeus diventano il suo più forte legame con la vita e la persona che era.

Quando Amadeus esprime il profondo desiderio di rivisitare i luoghi dei suoi ricordi più belli, Tilda prende una decisione coraggiosa. Sfuggendo ai suoi genitori, lo accompagna in un imprevedibile viaggio a Venezia, che trasformerà non solo le loro vite, ma l’intera famiglia.

Un viaggio indimenticabile vede come protagonisti anche Jacqueline Bisset e Greta Scacchi, insieme a Eric Roberts, Julian Ovenden e lo stesso Til Schweiger.

Un viaggio indimenticabile

Un viaggio indimenticabile per padre e figlia

Nick Nolte (classe 1941) assieme alla sua giovane figlia nata nel 2007 dal suo ultimo matrimonio, si calano perfettamente nei ruoli di nonno e nipote. I Nolte dimostrano che buon sangue non mente e, insieme a sua figlia tengono decisamente banco nelle pellicola ben supportati da un ottimo Dillon in giusto equilibrio con Emily Mortimer.

Una simpatica commedia dal sapore agrodolce, che affronta il tema di una malattia legata al terribile morbo dell’Alzheimer, in modo delicato. Ma, se nella prima parte del lungometraggio tutto sembra filare liscio all’interno di un perfetto binario cinematografico, lo spettatore italiano resterà a dir poco stupito quando i nostri protagonisti nel loro viaggio indimenticabile arriveranno nel nostro paese, prima in Trentino e, infine, nella magica Venezia.

Un viaggio dimenticabile ?

Ad un certo punto, la storia di Un viaggio indimenticabile sembra smarrirsi, la produzione giunta nel nostro paese, di colpo trasforma le tante comparse in macchiette, dai più beceri luoghi comuni. Gli italiani che vengono rappresentati sono messi dentro fantasiosi costumi, dalla polizia che usa le auto dei carabinieri ma ha un strana divisa per metà americana, fino alle comparse che sembrano uscite da un film degli anni Cinquanta, e tutto mentre la nipote/figlia Nolte scatta fotografie utilizzando l’ultimo modello di iPhone.

Ma i difetti non sono riducibili solo a questa scarsa cura dei “dettagli”, in quanto tutto il film, ad un certo, sembra precipitare. Sebbene i Nolte riescano ancora a commuoverci, è davvero difficile superare l’incessante sequela di luoghi di comuni sul nostro paese (i tedeschi, a quanto pare, ci vedono ancora “spaghetti e mandolino”, come nella fantozziana gita in montagna in Trentino).

Un vero peccato per un attore come Nick Nolte in un ruolo davvero degno di un premio. Il titolo inglese recita Head of full of honey, ovvero “Una testa piena di miele”; o, forse, una testa troppo piena di miele per il regista, che fallisce totalmente nel cercare di dare un’identità al film, sebbene nella prima ora sembrava esservi riuscito.

Un viaggio indimenticabile: Conclusioni

Senza dubbio le note negative per questa pellicola sono troppe. Resta un forte rammarico per un film mieloso che poteva essere uno dei tanti gradevoli road movie e buddy movie con nonno e nipotina, ma alla fine un ottimo cast risulta davvero sprecato.

Un film da vedere per gli amanti di Nolte e una nota di merito per la sua spettacolare giovane figlia, degna erede cinematografica.

Share this article