The Marvelous Mrs Maisel 2: Le avventure della frizzante comica Newyorkese continuano | Recensione

31/12/2018 di Redazione

The Marvelous Mrs Maisel è l’esilarante serie tv targata Amazon Prime Video, che è entrata nei cuori dei telespettatori, riportando sul piccolo schermo alcune peculiarità degli anni ’50

Miriam ‘Midge’ Maisel (Rachel Brosnahan) è la protagonista di The Marvelous Mrs Maisel. L’ abbiamo imparata a conoscere durante la prima stagione ( puoi trovare qui i tratti distintivi degli otto episodi ) ed ora ritorna in carica, piena di vitalità – ma non solo. L’avevamo lasciata durante l’ottavo episodio con un ultimo incisivo monologo che le ridà una nuova luce, dopo essere stata estromessa dal mondo della stand up comedy a causa di un ‘diverbio’ con Sophie Lennon (Jane Lynch). Ora è pronta a continuare la sua rivoluzione, mostrandosi come una donna nuova, seppur ancora in qualche modo ancorata ad alcuni valori tradizionali.

The Marvelous Mrs Maisel 2 | Recensione

The Marvelous Mrs Maisel 2

Mantenendo un ritmo sempre incalzante la seconda stagione di The Marvelous Mrs Maisel si discosta parzialmente dalla prima per quanto riguarda alcune tematiche principali. Se durante la prima stagione abbiamo assistito prevalentemente alle dinamiche che hanno caratterizzato e modificato la vita di Miriam fino a portarla ad essere la donna di successo che il pubblico ha tanto apprezzato, in questa seconda stagione siamo in presenza di un’apertura nella visuale generale. Il punto focale si sposta permettendoci di avere, puntata dopo puntata, una panoramica globale su tutti i personaggi. Già dal primo episodio, a cui abbiamo assistito durante la première europea a Milano, è stata resa chiara questa migrazione.
I cambiamenti nella vita di Miriam hanno influito sia sull’ andamento globale della serie, che sui personaggi con cui lei è strettamente in contatto. Un chiaro esempio è Rose Weissman: nel sentirsi esclusa dalle novità che hanno colpito la vita di Miriam è quasi folgorata da un’illuminazione, per ritrovare il proprio equilibrio necessita di ritrovare se stessa e riscoprirsi. Non è la sola, ma il caratteristico dialogo madre-figlia rende chiaro il particolare per cui, seppur inconsapevolmente, Midge ha segnato un profondo rinnovamento in ognuno di loro.
The Marvelous Mrs Maisel 2

The Marvelous Mrs Maisel 2 | I luoghi

La nuova visione più ampia del mondo è accompagnata da notevoli cambi di location, si accosta perfettamente alla prima stagione, confermandone l’evoluzione. Le scene e le inquadrature si spostano frequentemente, andando di pari passo con l’introspezione di ognuno dei personaggi principali. Abbandoniamo così la fredda New York e i suoi club per approdare ad una Parigi che viene mostrata come un nuovo mondo in cui tutto è lecito. Ciò che nella grande mela era considerato come un taboo, lì è la normalità. Come inquadramento storico appare troppo netta questa separazione tra le due città, drastico ed eccessivo alle volte su alcune tematiche un po’ fuori dal tempo, considerando che sono gli stessi anni e che l’unica differenza è la geolocalizzazione.

The Marvelous Mrs Maisel 2

Ancora una volta il registro cambia vedendo spostare l’inquadratura nelle Catskills. Se da un lato Parigi mostrava un’apertura, le Catskills costituiscono una regressione in quanto si è in presenza della rappresentazione del luogo comune: Miriam, nel passaggio da donna sposata a divorziata, perde ogni titolo di cui era rappresentante, come se la sua identità fosse definita solo dal matrimonio e dalla realizzazione dell’ideale di vita perfetta. Meravigliosi i riferimenti al film del 1987  Dirty Dancing, Amy Sherman-Palladino è riuscita magistralmente a riportare lo spettatore a rivivere quella stessa emozione.

Continua a pagina due per scoprire come prosegue la nostra recensione di The Marvelous Mrs Maisel 2

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