The Good Doctor 2×03: Recensione dell’episodio “36 Hours”
10/10/2018 di Redazione
Il terzo episodio di The Good Doctor 2 andato in onda lunedì 8 Ottobre è intitolato “36 Hours”. Ecco la nostra recensione!
The Good Doctor 2×03 – Shaun & Morgan
Shaun e Morgan devono coprire il pronto soccorso. La dottoressa Lim è reperibile ma è costretta a lasciare i due a gestire tutte le emergenze da soli. I due si ritrovano quindi a dover prendere delle decisioni, anche difficili.
Durante il turno Shaun si confronta con Morgan sulla sua situazione sentimentale. Morgan, però, è troppo cinica e schietta – non sempre la persona migliore con cui confidarsi – e, invece di aiutarlo a chiarirsi, gli fa sorgere altri dubbi. In questo episodio di The Good Doctor 2 non si può far altro che apprezzare questo lato di Morgan. Solitamente è estremamente saccente e sicura di sé: ha atteggiamenti che contrastano troppo con il clima di fondo della serie. Ora, invece, nonostante le manchi ancora del tatto, è riuscita a cogliere nel segno. Spesso Shaun viene visto solo come un ragazzino ed è quello che Morgan vuole comunicargli: deve cercare di capire qual è il rapporto che ha instaurato con chi gli è più vicino.
Shaun, ancora, al termine dell’infinita giornata lavorativa ha un confronto con Lea. Dopo aver più e più volte ignorato i suoi messaggi, si ritrova finalmente a doverla ascoltare. Nella scorsa puntata di The Good Doctor 2 lo abbiamo visto aprirsi ed esprimere i propri sentimenti riguardo il ritorno di Lea, senza però darle occasione di replica. Ora scopriamo che anche lei è ferita: è stata male perché sentiva la mancanza di Shaun e l’atteggiamento di chiusura di lui nei suoi confronti le ha fatto ancora più male. Così scopriamo – o almeno per ora possiamo solo immaginarlo – che il loro rapporto non è una semplice amicizia.