The Expanse 3×09 Recensione: Ragione e sentimento
16/06/2018 di Redazione
La ragione che muove tutti dentro l’anello della protomolecola o il sentimento che spinge Naomi a tornare sulla Ronzinante? The Expanse in una puntata riflessiva scopre le carte del gioco di Melba.
La salvezza e la dannazione.
Con l’ingresso nell’ormai noto cerchio protomolecolare, la Ronzinante evita una sicura distruzione. All’interno dell’anello le leggi fisiche sono diverse e non si comprende bene se alle spalle di questa manipolazione ci sia un’intelligenza superiore o sia lasciato tutto al caso.
Miller sembra la testimonianza diretta che qualcosa che guida la protomolecola ci sia. Meno chiari gli scopi della stessa ma di certo questi obiettivi non contemplano la distruzione della nave di Holden e compagni, malgrado gli sforzi sabotanti di Melba.
La salvezza è dunque il motivo per cui si tenta di capire come e perché questa forma aliena venuta da chissà dove ha costruito questa sorta di buco spaziale, anello, cerchio chiamatelo come volete. Sembra che almeno per la Ronzinante tutto questo abbia significato se non altro rimandare una fine ormai certa.
Per Melba ha significato l’aver solo rimandato la sua vendetta. Una vendetta che affonda in radici lontane e che finalmente si sono mostrate: Melba è la sorella grande di Julie Mao. Proprio il suo desiderio di vendetta verso colui che ha rovinato la propria famiglia e cioè Holden, è la sua dannazione, la sua sete implacabile di giustizia personale che vorrebbe chiudere i conti con chi ha distrutto la sua famiglia.
La famiglia Mao.
Sicuramente non si potrà dire che la ricchissima famiglia Mao sia originale. Ma al di là dello sforzo creativo quasi assente, resta il fatto che ora sappiamo che Melba ha un motivo per agire in questo modo.
Un padre abituato a corrompere a vedere coronati i suoi sforzi e disposto a tutto per raggiungere i propri obiettivi. Di contro una figlia minore ribelle, stanca di sopportare un padre incapace di essere davvero tale e che vorrebbe fuggire, cambiare aria, star lontano da lui e dal mondo.
Poi c’è Melba che potremo definire la figlia saggia, quella prudente, quella che non si espone che finge di non sapere perché ama il padre incondizionatamente. Eppure, lo vediamo, Mao padre non è per niente tenero con lei, ammirando più la voglia di ribellione di Julie rispetto alla figlia buona e quieta ma capace di organizzare buone festicciole e poco altro.
Ma l’amore di una figlia devota va oltre tutto questo e la rovina della sua famiglia ha bisogno di vendetta e Holden con i membri della Ronzinante sono i perfetti capri espiatori per placare la sua sete. Poco importa se la protomolecola non la pensa come lei, che sta rischiando forse la vita iniettandosi chissà quale moltiplicatore di forza (o la protomolecola?) e che forse tutto questo non le porterà ciò che davvero vuole: il rispetto del padre.
The Expanse spinge tutti verso l’anello.
Le figure femminili di The Expanse sono elementi portanti della trama. Sono donne sofferte, difficili, profonde, bellissime nella loro diversità, nella loro visione dell’universo e nel loro rapporto con l’altra metà del mondo.
Anche in questo episodio vediamo come la loro presenza sia fondamentale per lo sviluppo della storia. Abbiamo già parlato di Melba e del suo piano per distruggere la Ronzinante, ma ci sono altre donne in puntata che hanno avuto un ruolo decisivo.
Come non parlare del reverendo Volovodov che per la prima volta nella sua vita si ritrova a contatto con l’ignoto e che si trova costretta a rinunciare in quanto civile? Volovodov riesce a evitare il ritorno perché per lei non è solo una questione legata alla curiosità umana, ma qualcosa che mette in gioco tutto ciò in cui crede, in fondo chi ci dice che quella strana forma aliena non possa essere la cosa più vicina a Dio che l’uomo abbia mai incontrato?
Trovo perfino la figura di Drummer interessante e non solo per il suo ruolo di comandante, ma anche per la sua umanità celata, così ben celata da trarre in inganno perfino Naomi, che teme una sua reazione per la sua fuga dalla Nauvoo.
Drummer deve guardarsi da chi la pietà l’ha lasciata in qualche campo di battaglia, di chi non direbbe “Mi dispiace” per aver lanciato un missile contro gli amici di Naomi. Lei invece, fragile Cinturiana che deve ancora trovare un equilibrio interiore per essere davvero un grande capo, deve dimostrarsi forte e decisa agli occhi dei suoi sottoposti e di Ashford.
Naomi non ha bisogno di ulteriori descrizioni. Uno dei personaggi femminile migliori in assoluto a mio avviso. Anche in questo caso dimostra tutta la sua personalità, la sua energia inestinguibile e la solidità delle sue convinzioni. Fa scelte delle quali ha sempre il coraggio di assumersi la responsabilità persino quando potrebbero sembrare assurde.
Decide di tornare sulla Ronzinante perché sa che il suo mondo è quello, Ha provato a star lontano a superare il senso di nostalgia, ad abbracciare la causa dei Cinturiani, ma il pericolo corso dalla sua navetta gli ha aperto gli occhi ed ora non potrebbe mai stare un minuto di più lontano da Holden, Alex e Amos e se questo significa morte, meglio affrontarla con i propri amici e con il proprio amore.
Conclusioni sull’episodio 3×09 di The Expanse.
Episodio molto legato al flashback di Melba che è diventato in punto nodale di The Expanse. Comprendiamo le ragioni che spingono la donna verso una vendetta cieca e ad una lotta senza quartiere contro la Ronzinante.
Ma c’è anche ampio spazio per l’equipaggio della nostra navetta preferita che tenta di comprendere come sia stato possibile immettere una trasmissione falsa che di fatto ha condannato la “Roci” a morte certa. Amos sa essere molto convincente, ma quello che resta fondamentale è in che modo Miller possa aiutare Holdene e noi a questo punto, a dipanare il mistero legato all’anello.
Cosa davvero vuole la protomolecola? Ecco questa è già una domanda sufficiente per dare suspense ed emozioni alle ultime puntate della stagione, le ultime su SyFy prima del trasloco verso Amazon.
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Passo e chiudo.