Summer: Recensione, un tuffo meraviglioso nell’Estate del rock sovietico anni ’80

16/11/2018 di Redazione

Summer o meglio Leto in russo, (L’estate) il film diretto da Kirill Serebrennikov presentato con grande successo all’ultimo festival di Cannes 2018 , anche a causa dell’assenza del regista per una presunta frode, arriva finalmente sui nostri schermi, un film da non perdere.  

Summer, o Leto in russo che tradotto letteralmente vuol dire Estate, presentato con successo all’ultimo festival di Cannes 2018 grazie anche alle polemiche suscitate per l’assenza del regista  Kirill Serebrennikov per motivi giudiziari, e’  un  un bellissimo biopic dedicato a due star del rock russo anni ’80 totalmente sconosciute al pubblico occidentale.

Un immagine del film Summer

Summer,  e’ ambientato a Leningrado in un’estate nei primi anni Ottanta. La scena rock underground sta vivendo la sua fase piu’ calda proprio in quegli anni. Il giovane Viktor Tsoi vive nel mito dei Led Zeppelin e David Bowie desideroso di farsi un nome. L’incontro con il suo idolo Mike e la sua bellissima moglie Natasha cambierà la sua vita per sempre. Insieme costruiranno la leggenda di Viktor, che lo rendera’ immortale.
Una colonna sonora incredibile in pieno stile anni ’80 per Summer, alcuni lo hanno paragonato anche a La La Land, ma e’ assolutamente pretenzioso se non fosse che entrambi sono ottimi film sulla musica benche’ di  un genere completamente differente.
Summer è in realta’ una meravigliosa finestra su un passato sconosciuto agli occidentali, un passato di arte  mentre la guerra fredda infuriava. L’Afghanistan veniva invaso nel 1980 e  Breznev con il suo soffocante controllo del partito nei confronti dei giovani non riesce a soffocare la loro voglia di musica e divertimento. Le leggende piu’ seguite da tutti sono i Beatles, Iggy Pop, Blondie Lou Reed,  David Bowie , Led Zeppelin.

Summer è un biopic particolare che lascia il segno nello spettatore

La storia diretta (per la maggior parte mentre era agli arresti domiciliari con relativo montaggio domestico in solitaria) da  Kirill Serebrennikov ci porta dentro il cuore e l’ anima dei giovani di quell’epoca, che subiscono il regime ma in un certo senso lo combattono con la musica. La scena dei gruppi rock nella Russia anni ’80 e’ molto vivace e le star che si sono affermate sono tante: il gruppo Kino , Viktor Coj. Per noi forse non sono nulla, ma per i russi cresciuti in quegli anni sono dei veri e propri  idoli. Leto ruota proprio attorno alla figura di Viktor Coj (Teo YOO) e l’affermato rocker Mike (Roman BILYK) assieme alla mogli di lui Natasha (Irina STARSHENBAUM),non un banale biopic ma un film su amicizia e amore.

In Summer vediamo le scene di concerti dove il pubblico era costretto a seguire regole restrittive e davvero grottesche, da parte dei funzionari del partito, scene messe in scena in modo ironico e a volte davvero divertente, che fanno riflettere su come in realtà l’Unione Sovietica (e la Russia attuale) non sia mai stata una vera minaccia per l’occidente.
Stupisce come il regista Kirill Serebrennikov, come hanno raccontato gli attori in compianto Milos Forman.

Mix tra star occidentali e russe per la colonna sonora di Summer

Gli attori principali in Summer sono perfettamente a loro agio nei rispettivi ruoli, donando ai personaggi profondità, umanità e autenticità coinvolgendo lo spettatore. Chi ha vissuto il periodo della scena musicale anni ’80 per motivi anagrafici, come chi vi scrive, non potrà non amare il film, ricco di spunti e riferimenti con battute geniali riferite ai Duran Duran, solo per citare uno dei gruppi. La colonna sonora è semplicemente strepitosa, mischiando le canzoni degli autori russi e i classici dell’epoca crea un vero e proprio mix che coinvolge totalmente il pubblico.
La speranza di chi vi scrive che vinta la diffidenza su un film russo  perdi più in bianco e nero, gli spettatori possano con lo strumento più potente di qualsiasi social, ovvero il passaparola, suggerire a i loro amici la visione di questa pellicola che vi porterà con un magico tuffo nel passato nei difficili anni ’80 dell’Unione Sovietica, dove con tanta nostalgia scoprirete che i ragazzi di allora erano uguali quelli occidentali, e che la presunta cortina di ferro è stata, ed è ancora, solo il frutto o una idea di pochi politici avidi di potere, ma la musica abbatte tutte le barriere e Summer potrà abbattere quella del luogo comune sul cinema Russo, considerato impegnato e noioso, noi vi consigliamo di cercare la sala nella vostra città e fare il vostro tuffo nella favolosa scena rock anni ’80 dell’Unione Sovietica, non ve ne pentirete.
Il nostro voto: [yasr_overall_rating]

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