1994, Stefano Accorsi intervista: “finalmente si va a palazzo”| EXCL

19/02/2019 di Redazione

Abbiamo incontrato l’attore poliedrico Stefano Accorsi. Ecco tutto quello che ha raccontato e anticipato sull’attesa 1994

In occasione della conferenza stampa per il docu-film Tintoretto, Un Ribelle a Venezia, prodotto da Sky Arte e distribuito da Nexo Digital nell’ ambito del progetto della Grande Arte al Cinema, noi di Talky abbiamo avuto l’opportunità di intervistare l’attore Stefano Accorsi durante un round Table. Purtroppo non abbiamo video da mostrarvi, in quanto non ci è stato permesso di farli, però siamo in grado di comunicarvi, tutto quello che Stefano Accorsi ha potuto anticiparci su 1994

Stefano Accorsi

Da 1994 a Tintoretto, l’amore e le passioni. Ecco come Stefano Accorsi si racconta

Quando rivedremo Stefano Accorsi nei panni di Leonardo Notte in 1994?

“Su Leonardo Notte, non posso dire tanto, posso dire che abbiamo girato 1994, però per quanto riguarda la messa in onda dipende dal palinsesto Sky, quindi saranno loro a decidere quando annunciare la data di uscita. Secondo me sarà una bellissima stagione, nel senso che la materia si presta molto. 1994 vedrà la vittoria di Berlusconi, finalmente si va a palazzo e ci sarà da gestire una serie di situazioni molto complesse. Credo che i nostri sceneggiatori abbiano fatto un lavoro straordinario, c’è da dire che la serialità ti offre un’approccio molto originale della scrittura, è un mondo in continua evoluzione, quello che funzionava tre anni fa, oggi puo’ sembrare obsoleto. C’è una continua evoluzione del linguaggio. Questa serie sarà in linea con le precedenti ma molto diversa nella forma”

Stefano Accorsi

Stefano Accorsi , ad oggi che cos’è l’amore per te?

“L’amore è un discorso molto complesso. Oggi posso dire di sentirmi molto felice. Vivo un rapporto che mi fa stare bene, ho tre figli la gestione è un po’ complessa in quanto due di loro vivono in Francia. L’amore è un elemento molto importante nella mia vita”

Che cosa ti ha affascinato della storia di Tintoretto?

“Grazie a questo documentario ho scoperto quasi tutto della vita di Tintoretto, già dal sottotitolo Un ribelle a Venezia, siamo in grado di capire di cosa stiamo parlando. In genere per molti Tintoretto è solamente un nome affermato, associato a tanti quadri. Io non sapevo nulla della sua vita, non sapevo che avesse sfidato la peste, di tutti i suoi figli, del suo atteggiamento poco corretto nei confronti dei suoi colleghi. E’ importante e interessante conoscere la vita di un artista per poter decifrare meglio le sue opere”.

C’è un artista, un pittore o uno scultore che ti piacerebbe interpretare? E che canale preferiresti: cinema, televisione o teatro?

” Il cinema, la televisione e il teatro sono tre mondi diversissimi. A teatro, hai la possibilità di raccontare la storia di un artista, la sua storia d’amore, puoi raccontarli entrambi da solo. La televisione ti offre il modo di raccontare utilizzando un arco di tempo più lungo, come stiamo facendo per 1994, mentre il cinema possiede sempre quella magia un po’ misteriosa. Non lo so, dipende dall’artista. La sensualità delle opere di Auguste Rodin mi affascina tantissimo, mi piace l’espressionismo quello che riesce ad esprimere. Non saprei dirti quale artista mi piacerebbe interpretare, è come quando mi chiedono con quale regista vorresti lavorare. In questo mestiere spesso le sorprese ti arrivano da dove non ti aspetti”

Pensi che le piattaforme streaming come Netflix e Amazon prime Video abbiamo influenzato il modo di produzione di contenuti?

“Sono piattaforme molto innovative, Ultimamente la Rai ha iniziato a fare questo asset produttivo molto più complesso con L’Amica geniale. Sicuramente Netflix è stato un acceleratore per tante cose, ha contribuito molto. Sono realtà che secondo me scuoteranno la concorrenza privata, come ad esempio Sky, mentre la tv generalista ha ancora un altro approccio, anche se devo ammettere che l’applicazione di Rai play è costruita bene, devo comunque notare una carenza di contenuti più leggeri”

Stefano Accorsi
Stefano Accorsi parla di 1994

Stefano Accorsi sarà la voce narrante al cinema, nelle principali sale cinematografiche italiane, solo per tre giorni il 25, 26, 27 febbraio 2019, con Tintoretto, Un Ribelle a Venezia  prodotto da Sky Arte e distribuito da Nexo Digital.

E voi cosa ne pensate di Stefano Accorsi?  Guarderete 1994?

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