Station 19 1×10 – Recensione: La caduta degli eroi

20/05/2018 di Redazione

Il primo season finale di “Station 19” è andato in onda, lasciandoci a dubitare per un’intera estate sulla sorte dei nostri personaggi preferiti, in perfetto stile Shondaland.

Se non sapessi niente sui retroscena di “Station 19” sarei comunque in grado di capire che si tratta di un prodotto Shondaland. Anche senza i crossover con “Grey’s Anatomy”, anche se Ben non ne facesse parte…in qualunque caso è così evidente che non posso fare a meno di pensarci quando vedo un episodio. Stacy McKee ha imparato il mestiere sul set del medical drama, e ha creato “Station 19” cercando di emularne lo spirito e la struttura. Siamo lontani dal carisma che era proprio di “Grey’s Anatomy” nelle prime stagioni, ma questi dieci episodi di “Station 19” hanno dimostrato che lo show – e i suoi personaggi – possiedono del potenziale.
Station 19. Grey's Anatomy
“Station 19” – Spero di rivedere altre interazioni tra Andy e Meredith.

Il problema è che dopo il finale non sappiamo se sopravviveranno tutti.
L’incendio di questo episodio di “Station 19” è sicuramente il peggiore della stagione: un grattacielo, moltissimi civili all’interno e diverse squadre di pompieri che cercano inutilmente di domare le fiamme. I nostri vengono chiamati dopo un po’ e la situazione peggiora quando sono divisi su vari piani.

Travis viene ferito gravemente da una scheggia di vetro e Ben non può salvarlo senza portarlo di sotto.

Ma non è così facile. Travis potrebbe dissanguarsi a momenti e come se non bastasse Ben trova per le scale una ragazza che ha bisogno di soccorsi. Si chiama Molly, ed è stata calpestata da un gruppo di persone fuggito in preda al panico. Ben non può salvare entrambi, ha una scelta da fare, e Travis gli dice che deve comportarsi da chirurgo, salvare la persona con più probabilità di vivere…la ragazza, non lui.

Station 19
“Station 19” – Ben si ritrova solo con due feriti gravi…e uno di loro è Travis.

Una storyline che ci regala i momenti più intensi del finale di “Station 19”. Sono stata davvero male per tutti e tre i personaggi: adoro Travis e non voglio assolutamente che muoia, ma Molly è adorabile ed è interpretata da Vanessa Marano, che adoro…non voglio che muoia neanche lei. Non vorrei essere nei panni di Ben, deve scegliere tra fare la cosa più sensata – salvare Molly – e il collega/amico. Non può uscirne vincitore in nessun caso, a meno che non accada un miracolo e arrivino dei soccorsi (cosa che non escludo, “Station 19” è un telefilm, non un documentario…può succedere di tutto).
Trovo che questa sia stata la parte più riuscita dell’episodio: la posta in gioco è davvero alta perchè Travis è in punto di morte e ogni attimo di esitazione potrebbe essergli fatale; inoltre si sono presi il tempo di presentarci Molly e farci provare simpatia per lei prima che Ben la trovasse in quelle condizioni sulle scale, quindi non credo ci sia qualcuno a cui farebbe piacere se se ne andasse in una maniera così ingiusta e brutale.
Si tratta di una situazione tra le più difficile per Ben da quando è passato da “Grey’s Antomy” a “Station 19”, deve prendere una decisione dolorosa proprio poche ore dopo aver festeggiato i suoi cinquanta incendi. Aver passato metà dell’episodio a ripetere a se stesso e agli altri che quello era un bel giorno gli ha portato decisamente male.

Per leggere il resto della recensione del season finale di “Station 19” andate a pagina 2

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