Slender Man: Recensione, quando l’horror viene da un fenomeno del web

02/09/2018 di Redazione

Ecco la nostra recensione di Slender Man, il film horror diretto da Sylvain White in uscita questa settimana nelle sale italiane.

Il film horror di Sylvain White uscirà nelle sale italiane il 6 settembre 2018. Siamo in un centro abitato in Massachussets, dove troviamo quattro compagne di scuola: Wren (Joey King), Hallie (Julia Goldani Telles), Katie (Annalise Basso) e Chloe (Jaz Sinclair). Decise a sfatare una leggenda metropolitana, intraprendono un rituale, dopo il quale una di loro scompare misteriosamente… È stata vittima dello Slender Man?
Slender Man: Recensione, quando l'horror viene da un fenomeno del web
Slender Man | Wren e Hallie

Slender Man | Recensione

Lo Slender Man nasce praticamente sul web,  a partire da una miniserie di YouTube. Da allora è stato protagonista di racconti dell’orrore e videogiochi. Creatura alta, magra, con braccia e dita molto lunghe affusolate, rapisce bambini e teenagers. Prima di far scomparire la propria vittima, si serve di vari poteri, come le interferenze su mezzi telefonici o alterando le fonti di luce, la capacità di attraversare i muri, per torturarla psicologicamente inducendola alla pazzia.
Questo aspetto torna nel film a lui dedicato in uscita quest’anno, in cui al progredire degli eventi la presenza di questa creatura si fa sempre più pressante. Aumenta il senso paranoia delle protagoniste e di pari passo lo spettatore diventa sempre più partecipe della loro ansia. L’elemento horror e i jumpscare – di cui Slender Man, è inutile dirlo, è pieno – tardano un po’ a farsi sentire, concentrandosi sulla seconda metà della pellicola, dove il ritmo si fa sempre più serrante, a sottolineare il senso di smarrimento e l’angoscia delle protagoniste. Il comportamento dei personaggi, quando fallace e poco comprensibile da parte del pubblico, rientra tutto nel senso di inquietudine e panico inflitto dalla presenza sempre più incombente della creatura.

Slender Man | Wren e Hallie
Slender Man | Wren

Slender Man non manca di mostrare i cliché tipici di un film horror e sicuramente tra chi lo andrà vedere alcuni passeranno il tempo a contarli uno per uno, e ne troveranno tanti. Non è sicuramente una pellicola che può cambiare la vita a nessuno, ma è dotato di qualcosa di cui, molte volte, prodotti di questo genere – soprattutto tra quelli più recenti – sono privi: un’idea sensata dietro l’esigenza di dover per forza spaventare il pubblico.
Non bisogna, certamente, andare a vedere Slender Man con l’aspettativa di non dormirci la notte, ma alla fine per tirare su un prodotto che stia in piedi sulle proprie gambe ci sono anche altri aspetti a fare la differenza. Così, se non si passa quest’ora e mezza a contare gli elementi cliché o le scene che fanno veramente spaventare, si può entrare nel mood psicologico della pellicola e apprezzarne la sua essenza.
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