School of Rock: Lillo pronto a scatenarvi al Teatro Sistina

Dal 1 marzo debutta al Teatro Sistina di Roma l’attesissimo “School of Rock” con protagonista Lillo Petrollo e i ragazzi dell’accademia del teatro.

Con la prestigiosa firma di Massimo Romeo Piparo debutta “School of Rock”, il musical che Andrew Lloyd Webber ha tratto dal film di Richard Linklater del 2003, una grande novità che mette al centro la musica e porta in Italia un grande titolo internazionale, per la prima volta dopo Broadway e il West End.

Nei panni del celebre chitarrista irriverente Dewey Finn (ruolo che fu di Jack Black), il bravissimo Lillo, alias Pasquale Petrolo (per questa occasione senza il compagno Greg). Ad accompagnarlo in questa divertente commedia che è soprattutto un grande omaggio alla musica, un cast di 25 performer e tre band dal vivo, con 13 protagonisti under 14, selezionati tra i 90 allievi dell’Accademia Sistina.

La trama è molto divertente e parla di Dewey Finn, un musicista che viene cacciato dalla sua band perché troppo scalmanato, e, disperato per la mancanza di soldi, si spaccia per il nuovo supplente di una prestigiosa scuola. Non sapendo ovviamente nulla di materie che non riguardino la musica, devia immediatamente le proprie lezioni in quella direzione, accorgendosi ben presto dell’enorme talento della propria classe. Con questa formerà una band e si iscriverà ad una imminente battaglia tra band. Noi abbiamo partecipato ad un divertente schowcase di presentazione con Lillo e i giovanissimi interpreti.

Lillo a proposito dello spettacolo School of Rock ricorda subito da dove si sia partiti: “Molti di voi conoscono il film School Of Rock con Jack Black che amo, massimo me lo ha proposto e mi ha accompagnato a vederlo a Londra questo è stato un motivo in più. Questa è un’operazione meravigliosa perché coinvolge dei bravissimi ragazzi della sua Accademia. Vera dragone è una cantante eccezionale, ma tutti loro. L’unica difficoltà è che di base il personaggio è un immaturo e quindi mi sono dovuto sforzare molto”.

Lillo spiega poi che c’è un bel messaggio all’interno dello spettacolo: “Racconta bene che il rock è una filosofia di vita, è farsi sentire e non abbassare la testa. Abbiamo qualcosa da dire e quindi invita ad ascoltare, il rock si è un po’ perso e non esiste quasi più. È un peccato perché è diventata una musica di ispirazione per tanti ma non ha più il senso filosofico. Le vere rockstar non volevano diventare ricche e famose, ma avevano l’esigenza di farsi ascoltare. Io sono rockettaro”

Lillo poi continua: “Il personaggio è un immaturo dall’inizio alla fine, per questo è bello. Un po’ di immaturità aiuta, nel caso mio però è esagerata è un po’ di rigressione va bene. Il mio personaggio scardina completamente le regole quando arriva a scuola. Da un  senso all’idea di questi ragazzi e alla loro energia. Io da bambino giocavo da solo con i soldatini, ma a volte la timidezza è collegata alla creatività. Per me è facile ritrovare il bambino dentro di me e questi ragazzi tutti insieme sono una cosa pazzesca e tremenda allo stesso tempo ”.

Per questo spettacolo rivolto al pubblico giovane ci sarà un’offerta famiglia con un prezzo da 1 figlio a 5 che vengono al prezzo di due adulti. L’appuntamento con School of Rock è dal 1 marzo.

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