Roswell New Mexico 1×13 – Recensione: Il cliffhanger inaspettato
26/04/2019 di Redazione
Roswell, New Mexico ha concluso la sua prima stagione con il tredicesimo episodio “Recovering the Satellites”. Una morte inaspettata fa da cliffhanger con la già annunciata seconda stagione.
La Prima Stagione di Roswell, New Mexico si è conclusa con l’episodio “Recovering the Satellites” e tutto ciò che è accaduto durante questo finale di stagione è stato del tutto inaspettato. A lasciare basiti è stato sicuramente il cliffhanger che ha concluso l’episodio, ma anche le scelte sentimentali di alcuni dei protagonisti. La prima stagione di Roswell, New Mexico è stata molto altalenante con alcuni aspetti convincenti ed altri deludenti. La nostra recensione.
Roswell, New Mexico 1×13 – Recensione: Qualcuno uccida il Quarto alieno
Il tredicesimo episodio di Roswell, New Mexico si apre li dove eravamo rimasti la scorsa settimana (la nostra recensione della 1×12). Max e Michael stanno ancora litigando per colpa di Noah, il Quarto alieno. E se Guerin è determinato a scoprire la verità sul loro passato e su sua madre, Max non vuole altro che la morte di Noah. Ma trai due litiganti il terzo gode e con una botta di fortuna il Quarto alieno riesce a fuggire in direzione del diner di Liz.
Proprio all’interno del Crashdow Cafè, Liz e Noah cominciano un imbarazzante duello che manco nei film di serie b e nonostante le genialate della protagonista, il Quarto alieno riesce ancora una volta a farla franca e a rifugiarsi nelle caverne. Max viene portato li da Isobel, che ovviamente è sotto il controllo di Noah, e tra mezze verità e confessioni arriva il momento più trash dell’intera stagione.
Max, indebolito per aver soccorso Michael, riacquista energia dai fulmini in stile Thor e uccide Noah a colpi di teaser alieni. Il problema è che qui non siamo in un film Marvel, siamo a Roswell e forse questa scena potevano davvero risparmiarcela o almeno scriverla diversamente. L’ho trovata davvero esagerata e ridicola, nonostante sia una serie tv sci-fi. Sinceramente mi sono sentita molto in imbarazzo per Nathan Parson. In tutto ciò Max, dopo aver ucciso Noah, grazie all’energia ritrovata sembra essere entrato in uno stato di estasi, come se la forza sia la sua droga preferita. E se guarire la mano di Michael sembrerebbe un piccolo gesto fraterno quello che farà dopo sarà qualcosa di sconvolgente…
Recensione: Cosa ci ha rivelato Noah
Prima di dirci addio, Noah ha svelato alcuni dettagli sulla vera natura di Max. Il Quarto Alieno ha parlato de “la discesa”, ossia una guerra in corso sul pianeta da cui provengono gli Ufo di Roswell e su chi sia Max Evans. Noah parla di lui come “il salvatore”, ma cosa avrà mai fatto? Forse è stato proprio lui a mettere in salvo il suo popolo imbarcandoli sulla navicella, ma c’è qualcosa di non raccontato e di ancora più grande che riguarda i tre alieni. Regnanti o solo dei ribelli rivoluzionari, cosa si “inventeranno” nella già annunciata seconda stagione?
Ma la mezza confessione su Max non è l’unico mistero messo in ballo da Noah. Isobel, infatti, riesce ad entrare nella mente del marito poco prima di morire per dirgli che non lo ha mai amato. Una vera e propria bugia, come confesserà lei stessa, necessaria per attutire il dolore che prova per essere stata presa in giro. Ad attirare l’attenzione, però, sono le ultime parole espresse dal Quarto Alieno: “Prenditi cura di lei.”. Personalmente ho capito subito la persona a cui faceva riferimento ma mai avrei pensato a un plot twist del genere.
Roswell, New Mexico 1×13 – Recensione: Grandi sorprese
Quando abbiamo cominciato a scoprire il Reboot di Roswell non sono riuscita ad entrare in empatia con i personaggi di Alex, Michael e Kyle, tanto da ritenerli in alcuni punti del tutto superflui. Ma man mano che la serie è andata avanti i loro personaggi sono cresciuti davvero tanto, facendo si che le situazioni intorno a loro diventassero più interessanti, perfino più della storia d’amore tra Max e Liz.
Una grossa sorpresa in questo finale di stagione è stata sicuramente Kyle. Il medico, dopo aver scoperto che è stato il Sergente Manes ad uccidere suo padre spingendolo con la forza nelle mani dell’ N-38, ha sete di vendetta. Ma può il male vincere sul bene e trasformare una persona dedita al prossimo in un assassino?
Recensione: Michael e Maria
Se la coppia Max-Liz vive un momento di intimità durante la 1×13, lo stesso non si può dire di Alex e Michael. La coppia più amata di Roswell, New Mexico non sa da fare. Guerin confessa di essere pazzamente innamorato di Alex ma ogni volta che si avvicina a lui è come una collisione. Il rapporto trai due ragazzi è per l’ufo quasi tossico e per questo decide di buttarsi su Maria. Si, proprio lei…il personaggio che i creatori di Roswell hanno quasi del tutto abbandonato durante questa stagione. Maria farà da ruota di scorta, da terzo incomodo, cosi come lo è stata nell’intera trama dei tredici episodi di Roswell, New Mexico. Basti pensare che in molte occasioni il suo personaggio è stato “sfruttato” solo perchè figlia di una donna all’apparenza pazza, ma che in realtà conosce dei segreti sugli extraterrestri. In tutto ciò, Maria è ancora all’oscuro della vera identità dei tre ragazzi, anche se almeno ha notato la mano di Michael…
Roswell, New Mexico 1×13 – Recensione: Il cliffhanger inaspettato
Prima della visione della 1×13 sapevo che sarebbe accaduto qualcosa di grosso ma mai avrei immaginato ciò che alla fine abbiamo assistito, e non so se sia positivo o negativo. Nei momenti finali di Roswell, New Mexico scopriamo che il corpo di Rosa è stato conservato da Noah nella sua capsula. Isobel e Michael non credono ai loro occhi mentre Max, in preda alla sua smania di potere, vorrebbe fare qualcosa per riportarla in vita. Dalla morte di Rosa sono passati 10 anni e come potrebbe mai un alieno far resuscitare un essere umano. Ebbene, Max Evans può e nei minuti finali Liz incontra sua sorella. Rosa torna in vita! Ma c’è un prezzo da pagare, ed è proprio la morte di Max. L’alieno da la sua stessa vita per far felice la donna che ama.
Questo inaspettato cliffhanger non mi ha convinta del tutto. Che il Reboot giri molto intorno alla sorella di Liz e che il suo personaggio possa essere molto importante ai fini della trama ci sta, ma perchè sacrificare il personaggio maschile principale? Se ci fosse stata una sola stagione l’idea sarebbe stata sensata, ma con il rinnovo tutto ciò perde di credibilità. Max è troppo importante per Roswell, New Mexico e troveranno sicuramente un modo per farlo tornare in vita. In più come spiegheranno in quel di Roswell la ricomparsa di Rosa dopo 10 anni senza essere invecchiata?
Il finale di stagione di Roswell New Mexico non è assolutamente come me lo aspettavo. Mi ha sorpresa su vari punti di vista ma anche delusa in molti altri. Ho apprezzato molto i monologhi dei personaggi di Alex e Liz, e amato molto quello di Kyle, grazie anche a un inaspettato Michael Trevino. Non concordo la scelta del cliffhanger finale con la morte di Max e il ritorno di Rosa, personaggio dalle grandi ambiguità. Anche le scene chiave sono state alquanto sopra le righe e al limite del sopportabile. Da fan, però, ho adorato l’omaggio fatto alla serie del 1999 con una versione unplugged di “Here with me” (sigla del “vecchio” Roswell). Insomma, un episodio che ha riassunto in modo esaustivo il mood della prima stagione.
Recensione della Prima Stagione di Roswell, New Mexico
Guardare la prima stagione di Roswell New Mexico è stato come fare un giro sulle montagne russe, tredici episodi di alti e bassi. L’idea di base è davvero ottima e onora la vecchia serie tv, ma la trama è stata in molte occasioni confusa e approssimativa. Spesso si è faticato a stare dietro alle troppe vicende raccontate, creando un caos inutile per delle situazioni superflue. A sua discolpa, Roswell New Mexico aveva a disposizione solo pochi episodi e alcune storie a cui abbiamo assistito potevano essere sviluppate nel corso di più stagioni.
Il punto di forza della serie sono stati sicuramente i suoi personaggi, ben costruiti e dalla forte personalità. Ovviamente anche il cast ha fatto la sua parte, in particolar modo ho apprezzato Michael Vlamis e Nathan Parson. Ora non ci resta che scoprire come sarà la seconda stagione.
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