Robin Williams: Quattro anni senza un amico, Capitano per sempre leggenda
11/08/2018 di Thomas Cardinali

Quattro anni senza Robin Williams, quattro anni senza un artista straordinario e unico ancora oggi e indissolubilmente nel cuore di tutti.
Robin Williams, dal dramma alla commedia una carriera unica
Potrei iniziare citando per ricordare Robin Williams il padre-tata leggendario di “Mrs Doubtfire – Mammo per sempre”, il professore barbone di storia ne “La leggenda del re pescatore” , il mitico gioco da tavola “Jumanjii” , il dottore della risototerapia in “Patch Adams” o il Peter Pan di “Hook – Capitan Uncino” sotto la regia di Steven Spielberg. Non solo commedie e ruoli divertenti per Robin Williams, visto che è ricordato in tutto il mondo come il “capitano mio capitano” de “L’attimo fuggente”, ma anche per lo scrittore pazzo di “Insomnia” e per il Mago in “La musica nel cuore – August Rush”, ruoli dalla dubbia moralità in cui l’attore si destreggia egregiamente.
Robin Williams era soprattutto un compagno d’infanzia, qualcuno che pur non avendo mai conosciuto sentivi come parte della famiglia. La notizia tristissima della sua morte, per di più con ipotesi di suicidio, lasciò senza parole. Cosa può aver spinto un attore tanto amato e ricco come Robin Williams a un gesto simile? Cosa si nasconde dietro la mente umana ed il male della depressione? Sono risposte che non arriveranno mai visto che ogni situazione è a sé stante e merita tutto il nostro rispetto e solo chi ne soffre può trovare la forza di darle. Robin Williams nonostante l’amore di tutto il mondo non ha trovato il coraggio come gli altri di affrontare la malattia, l’ha fatta finita soffocando con quella cintura anche l’amore di generazioni che lo hanno amato e continueranno a farlo.