Pippo Baudo si racconta: il rapporto con Mike Bongiorno, e cosa pensa di Silvio Berlusconi
09/04/2019 di Redazione
Ospite a “Napoli Città Libro”, dove ha presentato la sua autobiografia “Ecco a voi – Una storia italiana”, Pippo Baudo racconta del suo rapporto con i grandi dello showbiz italiano, tra cui Mike Bongiorno e Silvio Berlusconi, e dei talenti da lui scoperti. Noi di Talky Media eravamo presenti all’evento e abbiamo un resoconto per voi.
Ci sono poche persone che possono vantare la conoscenza di leggende del mondo dello spettacolo e del cinema italiano come Massimo Troisi, Al Bano e Mike Bongiorno: una di queste è Pippo Baudo.
“Uno dei più grandi autori di scena”, come viene definito da Sergio Brancato (sociologo, scrittore e sceneggiatore), Pippo Baudo è stato ospite a “Napoli Città Libro” — il salone del libro e dell’editoria partenopeo che si è svolto tra le storiche mura di Castel Sant’Elmo — per presentare la sua autobiografia, “Ecco a voi – Una storia italiana” (ed. Solferino, 281 pp., 18 €), scritta con la collaborazione di Paolo Conti. Il libro racconta la vita di Pippo Baudo, concentrandosi in particolare sulla sua carriera: una narrazione impreziosita da numerosi aneddoti sugli incontri del presentatore con colleghi e personaggi dello showbiz italiano, inclusi i numerosi talenti da lui scoperti.
E durante la presentazione del volume a Napoli, Pippo Baudo non si censura: con ironia e commozione parla del declino della TV italiana, a lui così cara e che ha giocato un ruolo fondamentale nella sua vita. Quando nel 1954 il nuovo medium entrò nelle case degli italiani, Pippo Baudo sapeva che in esso risiedeva il futuro; la Rai aveva una missione educativa che all’epoca è andata a buon fine, ma se la televisione ha saputo giocare un ruolo così importante, spiega il conduttore, è perché gli italiani lo hanno permesso:
L’Italia di allora era diversa, voleva sapere, voleva essere informata. Oggi la televisione è più commerciale e ha abbassato il livello culturale degli italiani. La Rai deve tornare ad essere davvero pubblica, ovvero messaggera di cultura.
Parole che nascondono una profonda nostalgia per la televisione italiana di un tempo, e per gli uomini che ne hanno fatto la Storia.
Quando Sergio Brancato — moderatore dell’incontro — chiede a Pippo Baudo quanti talenti ha scoperto, l’uomo sorride, rispondendo semplicemente “Tanti. E li trovavo nella vita di ogni giorno, una cosa che adesso, con l’entrata in scena degli agenti, non accade più“. Da lì Pippo Baudo parte col racconto di una serie di episodi con protagonisti noti a tutto il pubblico.