Paolo Sorrentino realizza il nuovo spot per La Rinascente

13/10/2018 di Redazione

È stato presentato questa mattina il cortometraggio Piccole Avventure Romane, firmato dal regista Premio Oscar Paolo Sorrentino , commissionato appositamente per celebrare un anno di apertura della Rinascente a Roma, lo store che si impone su sette vetrine lungo via del Tritone. Tra le protagoniste anche Lidia Vitale.

Lo ha introdotto lo stesso Paolo Sorrentino, accompagnato dal vicepresidente dei grandi magazzini Vittorio Radice e dall’amministratore delegato Pierluigi Cocchini, che tra Loro e The New Pope ha avuto il tempo di realizzare anche questo. Un piccolo film, già on line sul sito della Rinascente, dalle ore 12.00 di oggi. Due versioni, in italiano, con e senza sottotitoli in inglese. Piccolo per durata, ma non per bellezza visiva, con l’inconfondibile  tocco del regista partenopeo che si impone immediatamente. Esplora Roma di notte, poi entra nel grande magazzino e lascia che la macchina da presa si insinui con la consueta poesia tra le corsie, i reparti e le scale mobili…

 
Del resto, dice lo stesso Paolo Sorrentino “A Napoli la Rinascente era un punto fermo. E ogni volta che mio padre diceva “Andiamo alla Rinascente”, il che accadeva molto di rado, era una vera gioia per tutti noi”.

Paolo Sorrentino e la Rinascente: una storia già in essere

Dopo poche frasi di rito, la parola passa alle immagini. Un fotografo (Francesco Acquaroli) sta lavorando con due modelli di biancheria intima (Malcolm Lindberg e Michela Begal). Si allontana per cambiare una lente, ma viene distratto da una bellissima donna (Lidia Vitale), verace e vestita in modo appariscente. Rapito dallo charme della donna, la segue, dimenticandosi dei due ragazzi. Modelli bellissimi, nudi nella notte romana, scendono dalla moto sulla quale erano in posa e si incamminano in una Roma deserta, incrociando strane persone che portano con solennità corone mortuarie. Finché, seminudi, arrivano alla Rinascente. Non raccontiamo oltre: il resto è romantico, vitale, intriso di folklore e di bellezza come solo Paolo Sorrentino sa fare.
A chi gli chiede come è nata l’idea di questa storia, risponde di non ricordare: “Come sia nato questo script originariamente non lo ricordo. Ne parliamo ormai da due anni, da quando qui non c’era ancora che un cantiere e tutti attendevano che venisse aperto lo store. L’idea era assolutamente diversa, quella di una città notturna più scoppiettante, poi il corso degli eventi ha cambiato le cose, abbiamo trasformato Roma in una città morente. Per questo i due ragazzi incrociano durante il corto queste corone funerarie un po’ inquietanti”.
Piccole avventure romane di Paolo Sorrentino

Una Roma morente per Paolo Sorrentino, ma…

Roma per noi non è una città morente, anzi è in pieno sviluppo e, dopo forti investimenti, ci sta dando grandi soddisfazioni”, ci tendono a specificare Radice e Cocchini. “La città rappresentata è morente, ma noi siamo Rinascente”.

 
E in effetti, il cortometraggio si conclude con un messaggio di grande speranza, di giovani che si guardano vicendevolmente e che poi guardano insieme verso l’orizzonte, di adulti che ironizzano e ridono. “Non potevamo pensare ad altri che a Paolo Sorrentino, poiché volevamo realizzare qualcosa che fosse di una qualità estrema. Non c’è mai stata shortlist, l’unico nome è sempre stato quello di Paolo Sorrentino”, Continua Radice.
Paolo Sorrentino Piccole avventure romane

Paolo Sorrentino: ironico, consapevole, ma modesto

Sembra quasi non sapere perché si trova lì, Paolo Sorrentino. Ha la consapevolezza di essere chi è, ma la modestia di chi minimizza la sua facilità di avere buone idee. Quindi dà quasi per scontata la scelta, e non se ne fa vanto: “Hanno pensato a me per questo cortometraggio dopo La grande bellezza, perché avevano un progetto su Roma. In quel film racconto gli ultimi rantoli felici di questa città. Ma sono fermamente convinto che, di fronte al morente, ci sia una struttura del genere che si chiama Rinascente. Ho una memoria di questo magazzino fin dall’infanzia, come ho spiegato prima. Di qualcosa che dà gioia”.

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A chi gli chiede il suo rapporto con la moda, risponde sorridendo timidamente… e fa scoppiare a ridere i presenti: “è una domanda sdrucciolevole perché si rischia di apparire subito molto frivoli. Il che mi piacerebbe anche, se solo fossi in grado di essere frivolo. Diciamo che la sfoglio, come tutti”.

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