Mission: Impossible Fallout- Recensione, Tom Cruise e Christopher McQuarrie regalano una lezione di action movie
29/08/2018 di Thomas Cardinali
Il nuovo Mission: Impossible Fallout è il più bello della casa, un film straordinario basato su una scrittura solida e un cast eccezionale. La nostra recensione in anteprima.
Molti franchising si tirano avanti nel corso del tempo quasi in modo forzato, ma non è il caso di Mission: Impossible che come il buon vino e il suo protagonista Tom Cruise più invecchia e più raggiunge risultati migliori e sono davanti agli occhi di tutti gli spettatori in “Mission: Impossible Fallout”. Christopher McQuarrie firma uno degli spy story più belli della saga, forse addirittura il più bello dato che oltre al protagonista anche Henry Cavill, Rebecca Ferguson e Simon Pegg regalano una prova da applausi. In particolare è proprio il Superman del DCEU a sorprendere tutti in un ruolo delicatissimo, ovvero quello della spalla forzata dell’agente Ethan Hunt.
La bellezza di “Mission: Impossible Fallout” è proprio nel saper coniugare le scene più action e spettacolari, con tanto di evoluzioni pazzesche e salti dai palazzi per Tom Cruise. Un franchising che per il fascino e la spettacolarità del suo agente segreto ha nettamente superato 007, che nell’ultimo Spectre aveva deluso. Qui invece man mano che si va avanti nei capitoli ci sono risultati sempre più straordinari. Inseguimenti in moto, speronate in elicottero, bombe da disinnescare sono solo alcuni degli ingredienti che rendono Mission: Impossible Fallout un cocktail micidiale non soltanto per gli amanti della saga, ma anche per quelli del thriller.
Alleate in questo risultato incredibile sono anche le location, davvero suggestive e capaci di passare dall’Opera di Parigi alle cime più alte delle montagne. L’azione è accompagnata anche da un reparto tecnico perfetto, dal suono al montaggio, che fanno da asse portati sulle fondamenta di una sceneggiatura perfetta in ogni suo particolare. Le svolte narrative spesso sono imprevedibili, sintomo di come nonostante il rischio di cadere nella retorica il franchising di Mission: Impossibile sappia rinnovarsi trovando sempre nuove soluzioni.
Mission: Impossible Fallout è un film moderno perché, oltre alla già citata coppia composta da Henry Cavill e Tom Cruise, presenta quattro figure femminili forti e fondamentali ai fini della storia non limitandole a mera comparsa. Ritroviamo Julia, la moglie di Ethan che i fan della saga hanno imparato a conoscere interpretata ancora una volta da Michelle Monaghan. A fare da contraltare c’è la ex partner all’IMF“partner” ed interesse amoroso dell’agente segreto Ilsa Faust interpretata da Rebecca Ferguson. La misteriosa Alana, nota con lo pseudonimo di Vedova Bianca, interpretata da Vanessa Kirby. Angela Bassett è Erika Sloane, sostituta Alan Hunley (Alec Baldwin), ora capo dell’IMF, anche se il vecchio capo continua ad avere un suo ruolo importante nelle vicende.
Mission: Impossible Fallout è una lezione su come fare cinema action, è una dichiarazione d’amore al ruolo di attore di Tom Cruise che a 55 anni ancora salta in prima persona senza stunt-man da un aereo. L’augurio è di rivederlo presto in azione, perché se James Bond (Danny Boyle ha dato l’addio a Bond 25) è cambiato probabilmente nessuno sarebbe in grado di trasmettere la stessa verità nei panni di Ethan Hunt.
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