In viaggio con Adele: Recensione, un viaggio nella diversità

17/10/2018 di Redazione

In viaggio con Adele, opera prima di Alessandro Capitani con Alessandro Haber e Sara Serraiocco, è una delle prestigiose preaperture della tredicesima Festa del Cinema di Roma.
In viaggio con Adele, presentato il 17 ottobre come prestigiosa preapertura della tredicesima Festa del Cinema di Roma,  una bellissima sorpresa annunciata. Opera prima di Alessandro Capitani, che già aveva mostrato il suo talento in vari corti, che uno dei nostri migliori sceneggiatori, autore della storia, come Nicola Guaglianone aveva già segnalato. Protagonista è Alessandro Haber (Aldo) che è anche uno dei promotori di questa pellicola da anni (come ha raccontato oggi dopo la presentazione del film), assieme ad una perfetta Sara Serraiocco (Adele). La  perfetta alchimia di regia, sceneggiatura ed attori ha realizzato quella magia che si chiama cinema che riesce a trasmetterci la delicata storia di Adele, una ragazza diversa, che la società in modo cinico potrebbe definire ritardata, che vive in mondo tutto suo con un gatto immaginario e indossando un pigiama rosa con orecchie da coniglio. Aldo invece è  un attore teatrale di grido pronto al grande salto al cinema con Patrice Leconte,  spinto dalla sua agente ed amante interpretata da Isabella Ferrari, che gli ha procurato il provino a Parigi. Ma la vita vede l’improvvisa morte della mamma di Adele, storica fiamma di Aldo, e lui in procinto di partire non può non dare il suo ultimo saluto ad una donna che ha molto amato, e poi gli devono comunicare una importante notizia i  parenti di Adele. Aldo giunge in un piccolo paese della Puglia solo per scoprire che Adele altri non è che sua figlia, da qui parte un viaggio inaspettato on the road, dove l’improbabile coppia scopriranno sentimenti mai espressi e loro stessi .
Quanto ci si ritrova davanti ad un bel film, ricco di sfumature e sentimenti  è sempre difficile raccontarlo in forma scritta. In viaggio con Adele affronta tante tematiche legate alla diversità che poi fanno parte del patrimonio dello sceneggiatore Nicola Guaglianone, quello di Jeeg Robot  per capirci, che ha raccontato oggi come questo progetto risalga agli inizi della sua carriera, e si resta colpiti nel sentire le difficoltà che un protagonista come Haber ha trovato nel cercare di aiutare il suo amico Nicola, entrambi decisi a portare sullo schermo questa storia, che porta anche nella firma del soggetto il compianto Tonino Zangardi grande amico di Haber. Ma tornando al film non si poteva scegliere film più bello, e chi vi scrive è molto severo con le pellicole made in Italy, per questa preapertura della Festa del Cinema,  che poi non è solo di Roma, ma ritengo di tutto il nostro paese.

In viaggio con Adele è girato nella nostra penisola, in luoghi originali della Puglia, a riprova che anche noi abbiamo strade dritte e isolate come gli americani, che il bravissimo Alessandro Capitani aveva scoperto grazie ad una sua fortunata collaborazione con un programma di Tv. Riguardo a  questo giovane regista, si possiamo scrivere giovane davvero una volta tanto, si apre senza dubbio una carriera, dando atto ad uno dei più grandi attori italiani come Haber di voler sempre aiutare i più giovani, come fece in passato proprio con lo sceneggiatore Guaglianone, e che giustamente aveva già notato Sara Serraiocco in precedenti pellicole. Oggi in conferenza regista ed attrice non hanno avuto remore a chiamare Haber Papà, mentre anche la brava Isabella Ferrari tesseva le lodi del suo amico, ed Haber con la solita ironia sottolineava che purtroppo erano solo amici da tanto tempo.

In viaggio con Adele trasmette un forte senso di valori che si stanno perdendo nell’era di internet, e forse ritrovarli in una sala con accanto degli sconosciuti non sarà una cattiva idea per nessuno, per riscoprire come ancora una volta il bistrattato cinema italiano, quando si libera dalle commedie che non fanno ridere, riesce  a divertire, commuovere e  a far riflettere. Un noto produttore diceva che in Italia si potevano fare solo due tipi film: uno che fa ridere o uno che fa piangere, sbagliava.
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