I Sassi D’Oro 2018: Intervista al doppiatore Alex Polidori | ESCLUSIVA

09/10/2018 di Redazione

In occasione della notte de I Sassi D’Oro 2018 a Matera abbiamo incontrato Alex Polidori, vincitore come Miglior Voce Maschile Giovane.

La cerimonia di premiazione de I Sassi D’Oro 2018 si è tenuta a Matera questo sabato, e in quest’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Alex Polidori, vincitore per la Miglior Voce Maschile Giovane. Ha iniziato a doppiare fin da giovanissimo: sua la versione italiana di Nemo in Alla Ricerca di Nemo e Koda in Koda, Fratello Orso. Di lì la sua carriera non ha fatto che salire, fino ad arrivare agli ultimi anni in cui ha potuto doppiare, tra gli altri, anche Tom Holland in Spider-Man: Homecoming e Avengers: Infinity War, o il nominato agli Oscar 2018 Timothée Chalamet in Chiamami Col Tuo Nome. Ecco cosa ci ha raccontato.
I Sassi D'Oro 2018: La cerimonia di premiazione a Matera, ecco i vincitori
I Sassi D’oro 2018 | Emanuela Ionica e Alex Polidori ricevono, rispettivamente, il premio alla Miglior Voce Femminile Giovani e alla Miglior Voce Maschile Giovani.

I Sassi D’Oro 2018 | Intervista a Alex Polidori

Sei stato premiato a I Sassi D’Oro 2018, cosa rappresenta per te questo riconoscimento?

ALEX POLIDORI: “È una bella soddisfazione, mi è già capitato di vincere qualche altro premio però ogni volta è sempre una bella cosa, perché significa che quello che hai fatto e il lavoro che hai svolto è andato a buon fine, è un bel riconoscimento. Poi per un ragazzo di 22 anni ricevere un riconoscimento del genere in una location del genere, mi sembra un premio molto serio e molto importante, sono contento. È una delle serate di premiazione più belle e più eleganti a cui io abbia partecipato. Quest’anno ho lavorato a tante cose belle a cui rimarrò legato per tutta la mia vita, ho doppiato personaggi che mi porterò dietro per sempre e quindi sono contento di aver ricevuto questo riconoscimento.” 

C’è qualche personaggio di quelli che hai doppiato che ti è rimasto particolarmente nel cuore?

ALEX POLIDORI: “Tantissimi. Ho due classifiche: c’è quella di coloro che mi hanno dato un po’ più di notorietà, per quanto comunque i doppiatori sono personaggi un po’ misteriosi, perché lavoriamo nell’ombra delle sale di doppiaggio. Ovviamente sono legatissimo a Nemo, quando avevo 7 anni ho avuto la fortuna di doppiare Alla Ricerca di Nemo, ancora oggi c’è gente che mi chiede di fare la voce, ovviamente non la posso fare, sono passati tantissimi anni e avevo la voce da bambino. È uno di quelli più noti, poi c’è Spider-Man che ho avuto il piacere di doppiarlo, fa parte di tutte e due le classifiche, una è quella dei più noti che piacciono di più, poi quelli che non conosce quasi nessuno ma a cui sono più legato. Ad esempio Elio in Chiamami Col Tuo Nome, film uscito quest’anno, oppure Mommy di Xavier Dolan, un regista pazzesco, film non molto conosciuto ma come interpretazione è stata molto faticosa e molto soddisfacente. Oppure quando ero piccolo ho doppiato un altro film di questi d’autori, uno spagnolo che si intitola Valentin. È uno di quei film in cui parlavo veramente tanto, quindi sono rimasto veramente legato a queste piccole cose, poi c’è Koda, Fratello Orso, a cui sono molto legato, veramente forse il primo in cui dovevo fare un ruolo di bambino con una mole da adulto, sono dovuto crescere in fretta, sono tutte cose che mi porto dietro nel corso della mia vita lavorativa e che piano piano mi stanno formando, c’è ancora molto da imparare.”

Tom Holland è stato in Italia negli ultimi tempi, lo hai incontrato?

ALEX POLIDORI: “Sì, ho avuto questa fortuna, quando lo dico mi si illuminano gli occhi, è stata la prima volta che ho conosciuto un attore che doppio, poi ne ho conosciuto un altro di una serie televisiva, Soy Luna, molto seguita dai ragazzi, ma incontrare Tom Holland per me è stato fantastico. Sono andata alla conferenza stampa del film, una di quelle che facevano in Italia, c’era lui con il regista e hanno fatto in modo che io potessi incontrarlo dietro le quinte, abbiamo fatto una foto, mi hanno potuto dedicare un minuto, non ho avuto molto tempo, lui doveva scappare, già poterlo vedere dal vivo e poter ascoltare la sua voce dal vivo, perché noi doppiatori siamo molto legati agli attori, il pubblico italiano non sa nemmeno che voce abbia l’attore, noi invece siamo legatissimi perché lavoriamo ascoltando in cuffia quello che l’attore ha detto, sono legatissimo alla sua voce perché ho dovuto cercare di prendere i suoi colori vocali e le sue note, e quindi poterlo sentire dire ‘Ciao Alex, quindi sei la mia voce in italiano’, in inglese ovviamente, è stata un’emozione, ho dovuto prenderlo proprio come riferimento quindi a sentirla a mezzo metro mi ha fatto venire i brividi. Sono molto contento di averlo conosciuto e spero di poterlo doppiare anche nei prossimi film che farà.”

Com’è stato doppiare quella scena di Avengers: Infinity War?

ALEX POLIDORI: “Non la spoilereremo, ma spero che l’abbiano vista tutti. Chi non ha visto Avengers: Infinity War deve recuperare assolutamente. A dirla tutta io ho doppiato quella scena senza capirci molto, nel senso che avevo capito la situazione, ma noi spesso lavoriamo su dei video che spesso non sono i video che poi vanno al cinema, sono dei video con parti oscurate o scene sfocate o scritte in bianco e nero sopra. Si fa per evitare la pirateria, se un hacker entrasse nei server delle sale di doppiaggio e rubasse i video sarebbe una tragedia. Molte volte mi è capitato in altri film di doppiare vedendo solo la faccia di un personaggio e con il resto che era tutto nero, soprattutto in scene importanti e cruciali del film. Anche in questo caso io non ho visto quasi niente, sono andato quasi solo basandomi sull’audio della cuffia, vedevo solo un pezzo in cui lui parlava e poi tutti i versi in cui stava in quella situazione non li vedevo, non mi aspettavo che venisse così bene e invece molte persone mi hanno detto ‘Ci hai fatto piangere’ e io ho ringraziato, io non avevo neanche capito come finiva il film, per farvi capire che noi doppiatori spesso dobbiamo fare delle cose e non sappiamo neanche bene come va a finire il film, doppiamo le nostre parti senza conoscere il finale. È stato molto bello, bisogna essere molto bravi a capire anche solo dall’audio cosa succede.”

Progetti di tornare a fare l’attore?

ALEX POLIDORI: “Mi piacerebbe. Il doppiaggio è la mia strada anche abbastanza spianata per ora, si va avanti e promette bene. La strada parallela che sto intraprendendo, più che l’attore di presa diretta è l’aspetto musicale, io faccio anche musica, canto da sempre, mio padre è musicista e mi ha trasmesso la passione per la musica. Io ho cominciato prima a cantare che a doppiare o fare l’attore, quindi per me la musica è la vita. Sto tentando di fare qualcosa su questa strada, scrivo canzoni e ho pubblicato qualche singolo tramite i social e spotify, spero che si possa arrivare a un buon livello anche lì. Ovviamente è una passione e può anche rimanere tale, io sono contento di continuare a fare anche solo doppiaggio. Riuscire a fare tutte e due le cose, fare ascoltare la mia musica a tante persone e arrivare a suonare anche su palchi importanti mi piacerebbe. Per ora mi esibisco spesso dal vivo soprattutto in alcuni locali di Roma e ho partecipato a molti contest nazionali. Vediamo un po’ che succede.”

I Sassi D’Oro 2018 | Video dell’intervista


Rimanete aggiornati su tutte le novità dal mondo del cinema seguendoci anche sulla nostra pagina Facebook: Talky Movie.

Share this article