Harrow: Intervista a Ioan Gruffudd, un anatomo patologo tra Quincy e House – ESCLUSIVA

05/10/2018 di Redazione

Harrow è la nuova serie gialla in onda dal 5 ottobre su Fox Crime. Protagonista dei dieci episodi Ioan Gruffudd, che veste i panni del dottor Daniel Harrow, patologo legale che lavora per la polizia di Brisbane, in Australia. Dieci puntate e altrettanti intrighi da risolvere per il medico investigatore, che ha anche un segreto da nascondere.

 
Harrow non è il primo patologo investigatore della televisione. L’ultimo in ordine di tempo è il dottor Beaumont Rosewood Jr., interpretato dall’ottimo Morris Chestnut e che ha intrattenuto gli spettatori di Rai Due in questa lunga estate calda. Prima di lui, impossibile non ricordare l’affascinante Jordan Cavanaugh, senza la quale Boston sarebbe diventata una città di avvocati e assassini a piede libero. Ma per fortuna la tenace e bellissima Jill Hennessy riuscì ad assicurare ben 117 efferati criminali alla giustizia, nel corso delle sei stagioni di Crossing Jordan.
In ogni caso, non bastano loro due insieme a fare un dottor R. Quincy, per otto stagioni, dal 1977 al 1983, interpretato dal grande Jack Klugman, il primo anatomo patologo che, grazie alle analisi sulle vittime, ha fatto marcire nelle celle dei penitenziari californiani una generazione di killer.
Il cast di Harrow

Harrow, e guardo il mondo da un oblò

Daniel Harrow (da non confondere con Den Harrow) ha molto in comune con il decano Quincy, a partire dalla sua casa, un bel cabinato a vela attraccato nel porto di Brisbane. Ne abbiamo parlato con il diretto interessato, Ioan Gruffudd, che abbiamo incontrato in esclusiva a Londra proprio per parlare di questa sua nuova avventura televisiva (in partenza su FOX Crime per l’Italia) che ha anche dei punti in comune con i suoi precedenti successi britannici.
Mr. Gruffud, Harrow non ha dei punti in comune solo con Quincy, ma anche con lei. Il mare è una costante nella sua carriera, da Titanic alle fortunate avventure di Horatio Hornblower, una delle miniserie di maggiore successo della BBC.
È vero, ora che mi ci fa pensare l’acqua mi ha sempre portato fortuna, anche se la storia del Titanic evoca tragedie e sventure. Gli anni passati con Hornblower sono stati magnifici, è uno di quei personaggi che ogni attore dovrebbe avere una volta nella vita, è stato difficile lasciarlo, ma non è detto che prima o poi non ci si rincontri.
Casa sulla barca a parte, Quincy è senz’altro un punto di riferimento per il suo Harrow. Ma visto il carattere non facile, c’è anche un non so che di Gregory House.
Assolutamente, il personaggio è stato costruito secondo il più classico stilema genio e sregolatezza. Era impensabile creare un personaggio come Harrow senza pensare a questi modelli, ma in ogni caso spero di avergli dato un’impronta personale. Harrow è un personaggio tormentato, ossessionato e ossessivo, nel corso della serie si rivelerà una vera sorpresa. È stato molto bello calarsi nei suoi panni.

Harrow è anche un padre, come lei. Spero lei sia con le sue figlie un po’ meglio di quanto non sia lui con la sua.

Sì, o almeno lo spero, per fortuna sono ancora piccole, i problemi di Daniel li affronterò solo fra qualche anno, anche se sono già preoccupato. Il rapporto con la figlia è un altro degli elementi fondamentali della personalità di Harrow, sempre combattuto tra il volere essere un buon padre, e i demoni che lo possiedono e che gli permettono di essere così bravo nel suo lavoro.

Harrow è la prima serie prodotto da ABC Australia, interamente girata a Brisbane. Dev’essere stato un bel cambio di prospettiva per lei che vive a Los Angeles ed è cresciuto in Galles.
L’Australia è un posto incredibile e Brisbane in particolare una città bellissima, con un clima magnifico e molto a misura d’uomo. Certo, è completamente diversa da Los Angeles, e devo dire che passare qualche mese lì è stato anche rilassante, sebbene fossi lontanissimo dalla mia famiglia, cosa che non amo. Detto ciò, adoro Los Angeles, probabilmente per il mare, a quanto pare non posso starci lontano.

Harrow, sperando in una seconda chiamata dalla Casa delle Idee

Iaon Groffudd ai tempi de “I Fantastici 4”

Ho sempre pensato che il talento di un attore si misuri anche nel modo di affrontare le cose che non vanno per il verso giusto. Sto parlando naturalmente della sua esperienza nei Fantastici Quattro, quando il Marvel Cinematic Universe era ancora lontano. Come rivede quell’esperienza oggi?
Penso ancora che il primo film fu trattato troppo male, ci fu un accanimento eccessivo. E il fatto che fosse meglio di quanto si è detto è dimostrato dal fatto che Chris Evans è poi stato scelto come Capitan America. Sicuramente erano entrambi film con dei problemi, ma sono ancora oggi felice di averli fatti, mi hanno insegnato molte cose, soprattutto sulla gestione del mio lavoro, perché non sempre si può avere successo e bisogna saper accettare e superare anche i momenti poco felici.
Pensando a Chris Evans, per l’appunto, si vedrebbe di nuovo in un film Marvel prossimamente?
Perché no, magari anche in una nuova versione dei Fantastici Quattro, con qualche anno più credo di essere ancora più adatto al ruolo.
Tornando ad Harrow, il suo personaggio ha anche un passato oscuro tutto da scoprire. Un doppio livello narrativo che lei ha già affrontato in Liar, la sua precedente serie che è stata un grandissimo successo nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Le piacciono i ruoli con un lato oscuro?
Sono sempre i più interessanti, si ha la possibilità di lavorare sul personaggio in maniera approfondita, e farlo nel lungo arco narrativo di una serie è ancora più stimolante, perché lo puoi costruire in maniera dettagliata, curando le sfumature, i particolari. Anche per Harrow ho avuto questa possibilità ed è stato molto stimolante.
L’ultima domanda era quella di rito, ovvero se ci sarà una seconda stagione di Harrow. Nei mesi passati tra quest’intervista e la messa in onda italiana, Harrow è stato confermato per una season two, e prima ancora era arrivata la notizia di un seguito anche per Liar. Insomma, Mr. Gruffudd è un uomo molto impegnato. Chissà che prima o poi non ripassi anche il treno Marvel. In fondo, una seconda possibilità se la meritano tutti.

Share this article