Grey’s Anatomy 15×22 – Recensione: Il sorriso di Meredith Grey
20/04/2019 di Redazione
Il 23esimo episodio di Grey’s Anatomy 15 termina con il sorriso di Meredith Grey e la rabbia, il dolore e il senso di impotenza di Alex Karev.
Meredith Grey ci ha raccontato la storia di una mamma, di una donna, di una vedova che torna a sorridere. E lo fa questa volta parlando di un uomo che è entrato nella sua vita e gliel’ha alleggerita. O almeno questa è la sensazione che ho avuto al termine di questo episodio di Grey’s Anatomy. Meredith ha parlato di Andrew ai suoi bambini perché lui “mi piace…molto“. E se la dottoressa Grey sorride, noi non possiamo che essere felici. Non si poteva essere cupi e torbidi per sempre.
Nel nuovo episodio di Grey’s Anatomy Levi e Nico vivono il loro primo scontro come coppia. Per un errore, per una mancanza di Nico, un ragazzo di 21 anni è morto sul tavolo operatorio. Rivedo i nostri medici, quelli che Grey’s Anatomy ci ha regalato nel corso degli anni. Tutti hanno commesso degli errori, ognuno di loro ha vissuto il suo momento di dolore. E ognuno di loro è tornato in sala operatoria. Un momento di nostalgia, di quelli che arrivano ogni tanto durante un episodio.
La dottoressa Bailey conosce quel paziente, ha operato suo nonno. E sarà lei la persona che quell’uomo non dimenticherà mai, quella persona che assocerà per sempre, insieme a Nico, alla morte di suo nipote. Nico è lì per vedere quel dolore, per prendersi le proprie responsabilità, per non dimenticare e per tornare a fare il suo lavoro meglio di prima. Ma la rabbia nei confronti di sé stesso non gli permette di vedere l’uomo che gli sta accanto se non come qualcuno su cui scaricare tutto ciò che prova.
La speranza è che Nico e Levi riescano a superare questo momento prima della conclusione di questa stagione di Grey’s Anatomy. E che Nico resti con noi ancora per un po’. Ma le coppie non hanno vita facile in questa serie. Ed è una cosa che abbiamo imparato a caro prezzo…
Owen inizia la terapia con un medico suggerito da Megan. Il suo nome risuona spesso in questo episodio di Grey’s Anatomy, come il legame con Teddy. Grazie all’uomo che gli siede davanti, il dottor Hunt torna indietro alla morte di suo padre trovando così il motivo della sua infelicità, del suo bisogno di vivere perennemente in un triangolo amoroso. In pratica, da quando Owen è arrivato al Grey Sloan, è uscito fuori un trauma dietro l’altro (compresa una sorella che non era stata mai menzionata).
Owen ha capito! E adesso? Amelia? Teddy? Restare da solo e lasciare che queste due donne vadano avanti con due uomini che riescono a farle sorridere? Io, perdonatemi, opto per la seconda possibilità. Forse così lo stesso Owen potrebbe riacquistare un po’ di credibilità.
In merito a Maggie e Jackson, anche qui perdonatemi, ma preferisco sorvolare. Contenta Krista, contenti tutti.
Richard Webber ci emoziona da quindici stagioni, e continuerà a farlo fino al suo ultimo episodio di Grey’s Anatomy. Il dottor Webber ritrova una vecchia amica, e improvvisamente un altro assurdo caso al Grey Sloan, viene avvolto dal ricordo di Ollie e di quei momenti difficili che sono arrivati per entrambi. La testardaggine di Richard Webber colpisce ancora una volta riuscendo ad aiutare quella vecchia amica che ha perso la strada. Lo doveva anche ad Ollie.
Le nostre certezze sono poche, ma Richard Webber resterà per sempre una di quelle.