Chicago PD 5×22 – Recensione: Ancora una volta, grazie di tutto

14/05/2018 di Redazione

Il finale di stagione di Chicago PD 5 è andato in onda. La rabbia e il dolore di Hank sono stati anche i nostri. Avrei voluto dirgli addio. Invece è stato tutto troppo veloce. 

Più ci penso, più non riesco a credere che Alvin Olinsky non sia più un detective dell’Intelligence, il mentore di Adam, il partner di Kim. La famiglia di Hank Voight. E’ stato tutto troppo veloce. Non abbiamo avuto il tempo di capire, accettare, soffrire. Dire addio. Nonostante questo, le emozioni sono state forti e travolgenti. Come travolgente è stato Jason Beghe nel dare vita al dolore di Voight per tutto il corso di questo finale di stagione di Chicago PD 5.
Chicago PD
Chicago PD 5

L’ultimo episodio di Chicago PD 5 riprende da dove quello precedente si era interrotto. Alvin è disteso a terra in una pozza di sangue mentre Hank sta per confessare l’omicidio di Bingham a Danny Woods. Ma il cellulare vibra. E mentre continuo a ripetere “rispondi prima che sia troppo tardi“, Hank legge un messaggio che gli ferma il cuore. Il suo migliore amico è stato accoltellato. Alvin, in prigione per un crimine che ha commesso lui, morirà di lì a pochi minuti. E noi, non abbiamo avuto il tempo di dirgli addio.
I primi minuti dopo la morte di Al, sono rimasta in silenzio. Immobile, come Hank davanti a quella porta. E’ successo tutto troppo velocemente, ma ciò che più conta è che ancora adesso mi chiedo il perché di questa scelta. La realtà raccontata in questa stagione di Chicago PD è qualcosa che ho amato. Ma questa realtà, avrei preferito non viverla.
Hank Voight parla con i suoi detective. La morte di Alvin porta via qualcosa da ognuno di loro. Alvin ha portato Adam nell’Intelligence. Ha salvato Antonio da un’indagine certa. E’ stato il partner di Kim Burgess. E potrei continuare all’infinito. Ma il cuore si spezza ad ogni ricordo.
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Non c’è tempo per vivere il dolore. Solo quando tutto sarà finito, potremo piangerà Alvin Olinsky. Ma Voight e Ruzek hanno un loro pensiero su come chiudere questa storia. Alvin Olinsky è morto, è stato assassinato per vendicare la morte del fratello di un uomo che ricicla i soldi per il cartello di Cali. Un uomo che non mancherà a nessuno.
Ma Antonio vuole giustizia, non vendetta in questo finale di stagione di Chicago PD. Per Hank e Adam, sono le stessa cosa in questo episodio in cui mi sono ritrovata da entrambe le parti. Il desiderio di Voight e Ruzek è stato il mio sin dal primo momento. Ma quando ho visto Hank premere il grilletto, si è spezzato qualcosa. Per lui. Per questo detective a cui concediamo ogni cosa perché lui è Hank Voight. E nessuno sarà mai come lui…
Chicago PD 5
Chicago PD 5

Mentre il dolore per la morte di Alvin arriva ad intermittenza, mentre cerco di accettare ciò che è accaduto, Danny Woods continua a cercare la sua vendetta. Vuole distruggere Voight per aver raccontato quella verità che aveva cercato di seppellire. Ed eccola la differenza tra Hank e Danny, evidente ad un chilometro di distanza.
Voight non ha mai fatto del male ad un innocente. Danny Woods ne ha accusato uno di omicidio. Degli uomini che Hank ha fatto fuori, nessuno sentirà la mancanza. Di Danny Woods, meno che mai. Danny ha trovato una nuova testimone. Ma vuole 20.000 dollari per dire tutto ciò che vuole.
Ma la quinta stagione di Chicago PD non poteva finire con Hank in prigione e Alvin assassinato. Un Alvin Olinsky che abbiamo visto per l’ultima volta in un video di una telecamera di sorveglianza mentre viene accoltellato. Un dolore, che non dimenticherò mai.
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E mentre Danny continua a costruire il suo caso, l’Intelligence trova l’uomo che ha ordinato l’omicidio di Alvin. Antonio ed Hank sono insieme, ma non lo saranno quando Hank prenderà il grilletto e ucciderà l’assassino di Olinsky. Avrei voluto che Hank si fermasse? La verità è che, in questo episodio di Chicago PD, il mio cuore è rimasto diviso in due: il desiderio di vendetta, e il bisogno di ottenere giustizia salvando l’anima di Hank. Metà Voight, metà Antonio.
I servizi interni chiamano Dawson a testimoniare. Dei uomini hanno visto Hank Voight sparare. Ed è qui che la rabbia esplode. Antonio non dirà nulla, non ha visto nulla. Ma per Adam le cose non funzionano così. E neanche per me. Posso non essere d’accordo con la decisione del sergente, ma sarò sempre dalla sua parte. Proprio come ha fatto Alvin Olinsky. E la verità, adesso, è nelle parole di Adam Ruzek e di Hank Voight in quel primo episodio di Chicago PD.
Dovete sempre dirmi la verità, così che io possa mentire per voi
Chicago PD 5

Non sappiamo cosa Antonio abbia riferito. Ma tutto ciò che spero adesso è che, ora che Al non c’è più, qualcuno aiuti Hank a raccogliere di nuovo i pezzi.
Poi, quell’ultima scena. Hank parla con Danny. “Come siamo arrivati fin qui?“. Ego, vendetta, ambizione. Nessun senso di lealtà, o di amore per Chicago. Quell’amore che aveva Alvin. Pochi minuti sono bastati perché il sorriso di Danny Woods sparisse dal suo viso. Una testimone che non esiste e per cui Woods dovrà rendere conto. Hank Voight lo ha incastrato. Mai mettersi contro Hank Voight. Una lezione che adesso ha imparato anche Danny Woods.
Mancano pochi secondi. Il finale di stagione di Chicago PD 5 ci chiude con un’immagine che spezza il cuore. Quel bastardo è morto, Danny andrà in prigione per aver corrotto una testimone, ma Alvin Olinsky non c’è più. La famiglia di Voight non esiste più. Hanno spezzato Hank ancora una volta in un finale di stagione emozionante, ingiusto, straziante.
Addio Alvin, “mi dispiace tanto“.
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