Chicago Med 4×19 – Recensione: Quella follia che nasce dalla disperazione
01/05/2019 di Redazione
Il 19esimo episodio di Chicago Med 4 non ci permette di respirare almeno fino a pochi minuti dalla sua conclusione.
La prima cosa da dire, dopo questo nuovo episodio di Chicago Med, è che non è stato semplice guardarlo senza pensare a ciò che accadrà al termine di questa stagione (il futuro di Connor e Ava). Questi quaranta minuti hanno dimostrato ancora una volta il motivo per cui Chicago Med merita il rinnovo. La disperazione di un ragazzo, di un padre. La forza di una madre che non sapeva di volere quel bambino. E loro. Will, Connor, Ethan, Natalie, Maggie, April. Sharon Goodwin chiude questo episodio esprimendo con i suoi occhi ciò che proviamo. Un senso di disperazione per una tragedia che non sarebbe dovuta accadere.
Il nuovo episodio di Chicago Med è un colpo al cuore dal momento esatto in cui David entra in ospedale, fino a quando non esplode quel colpo che arriva da fuori. Quello che uccide un padre disperato, una bomba ad orologeria, un pericolo per quegli ostaggi e per suo figlio. Perché David è stato tutto questo.
Will e Natalie parlano di Philip. April sta aiutando la sorella di Ethan e il suo bambino. Connor cerca di aiutare suo padre e scoprire cosa c’è che non va al suo cuore mentre Ava offre il suo aiuto. Un aiuto che mi confonde. Come lo sguardo di Ava in cui, non chiedetemi perché, questa volta non riesco a vedere una donna che ha perso il contatto con la realtà per l’uomo che ama. Cosa è successo tra Ava e papà Rhodes? Quando si decideranno a risponderci non sarà mai troppo tardi.
Queste sono le storie che fanno da sfondo a quella principale. Quella di David, Lily e quel bambino che non ha colpe. Lily vuole dare in adozione il bambino. Ha fatto la sua scelta, una scelta che non è quella di David che vorrebbe una seconda possibilità. Prima ha avuto paura. Adesso è pronto. Il “no” di questa giovane mamma è forte e deciso. La Goodwin prova a parlare con David. A calmarlo. Ad aiutarlo. Ma dal momento esatto in cui David esce dal pronto soccorso del Chicago Med, ogni minuto si trasforma in un incubo per ognuno dei presenti.
Will resta lì. Poteva uscire dall’ospedale, avrebbe avuto il tempo quando David è arrivato con una pistola per impedire al padre di Lily di portar via suo figlio. Ma Natalie era lì, e non c’era nessun’altra scelta da fare. Will Halstead è rimasto accanto a Natalie, fermo, calmo, come non accadeva da tempo. Ha parlato con lei di Philip, ha ascoltato il suo nome senza trasalire. Quanto accaduto negli scorsi episodi di Chicago Med, ci ha portato un Will sempre più arrabbiato, pronto a scattare per qualsiasi cosa. Ha avuto paura, non riusciva a respirare. Adesso sembra essere tornato a farlo.
Accanto a lui c’è Ingrid ora, anche Natalie lo sa. E nonostante una parte di me speri in un lieto fine per i Manstead, non posso nascondere che questo Will mi piace. Con i drammi alle spalle, e un po’ di tranquillità in giro, non si sta poi tanto male. Un po’ come la quiete dopo la tempesta. E la tempesta che ha colpito Will lo ha praticamente schiacciato.
Anche April ed Ethan si guardano le spalle mentre sembra che il momento della separazione sia finito. La sorellina è ancora in giro, e qualcosa mi dice che non passerà molto tempo prima che torni a creare problemi. Per il momento ci godiamo Ethan che guida April in una serie di procedure difficili per salvare la vita di quel bambino. “Fidati di me. Puoi farcela“. La speranza è che questa coppia improbabile che ho amato sin dal primo istante, abbia il suo lieto fine.