Chicago Med 3×11 – Recensione: I rapporti umani e la rabbia di Natalie
08/03/2018 di Redazione
L’undicesimo episodio della terza stagione di Chicago Med ci parla di rapporti umani mentre i fratelli Halstead, finalmente, appaiono in un stesso episodio.
Un nuovo episodio per questa terza stagione di Chicago Med. Dick Wolf ha portato la realtà di tutti i giorni in queste nuove stagioni degli show One Chicago, e lo sta facendo nel modo giusto. Una bambina malata perché il suo cuginetto non è mai stato vaccinato, una donna che viene influenzata da un’altra e che arriva ad accoltellare un uomo a causa di questo rapporto. Gli errori umani. Noah ci mostra che anche i medici sono esseri umani, ma per fortuna anche con Dick Wolf accadono i miracoli. Se poi ci pensa il Dr. Rhodes.
Sarah ha incontrato suo padre in questo episodio di Chicago Med 3. La prima impressione ha mostrato un uomo che non ho riconosciuto quando negli ultimi minuti il Dr. Charles ha cercato di capire chi è davvero il padre della sua pupilla. Un divorzio burrascoso, una ragazzina influenzata in qualche modo da entrambi i genitori. Nell’undicesimo episodio di Chicago Med 3 conosciamo un po’ di più del passato della Dr. Reese, di questa donna che non ha bisogno di altro dolore. Non adesso, non dopo tutto quello che è accaduto al Dr. Charles.
Ho visto Sarah tornare ad essere una ragazzina in questo episodio di Chicago Med 3. Non sappiamo chi sia realmente suo padre. E’ una persona a cui vale la pena dare una seconda occasione? Non possiamo ancora dare una risposta a questa domanda. Ma adesso, in questo momento, Sarah è tornata quella bambina che aveva bisogno di suo padre. Il Dr. Charles continua a guardarle le spalle, esattamente come lei farebbe con lui. Questo rapporto cresce ad ogni episodio di Chicago Med. Ci sono momenti di contrasto, ma c’è anche rispetto, stima e un amore come quello che Sarah avrebbe dovuto vivere con suo padre.
Intanto, per il secondo episodio consecutivo di Chicago Med, la mia standing ovation va a Natalie. Le vaccinazioni e le persone che sono contrarie. Natalie ha espresso nell’unico modo in cui era giusto esprimerlo, il parere di molti di noi. Il mio senza ombra di dubbio. Non è possibile salvare tutti. In qualsiasi momento potrebbe accadere qualcosa che non avevamo previsto. Ma se la medicina ci permette di prevenire una malattia che potrebbe essere fatale, cosa c’è da discutere?
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