Chicago Fire 7×10 – Recensione: Non sono solo oggetti, sono ricordi
12/01/2019 di Redazione
Anche la settima stagione di Chicago Fire è tornata. E con lei, quel mai una gioia dedicato a Kelly Severide. Dopo la morte di Benny arriva la rottura con Stella. Il lieto fine è qualcosa che continua a non piacere.
Chicago Fire è tornato. Il primo episodio ci ha mostrato un Matt Casey vivo, ma pieno di rabbia per quegli oggetti, quei ricordi ormai in cenere. Kelly Severide torna ad essere solo. La morte di Benny ha distrutto tutto ciò che era riuscito a costruire nell’ultimo periodo. Per fortuna, Chicago Fire riesce a strapparci una miriade di sorrisi grazie a Brett, Mouch e Otis. E un sorriso più grande arriva per quelle chiavi che da Severide passano nelle mani di Matt Casey. Questo è Chicago Fire.
Il nuovo episodio di Chicago Fire 7 si apre con la vita di Matt e Naomi in pericolo. Sapevamo si sarebbero salvati. Non esiste Chicago Fire senza il capitano Casey. L’incendio è doloso, non ci sono dubbi. E mentre penso che quel detective non è neanche la metà dei nostri, Matt decide di ottenerla da sé quella giustizia. Le indagini hanno inizio e a coordinarle sono Matt e Naomi.
La Caserma 51 mostra ancora la sua forza restando accanto a Casey. Cindy arriva con “lo stretto indispensabile” per aiutare Matt, quest’uomo che fa parte della famiglia e che ha perso ogni cosa. Tutti gli uomini e le donne della 51 aiutano il loro capitano. La prima parola che mi viene in mente quando si parla di Chicago Fire è “famiglia“. E questa serie continua a mostrarcela in ogni episodio.
Come Kelly, che offre la sua casa a Matt “per tutto il tempo che ne avrai bisogno“, come Hermann che prende quello stivale e lo riempie per aiutare il capitano.
Matt Casey ha perso tutto in questo episodio di Chicago Fire. Per aver cercato di fare del bene, per essere stato semplicemente Matt Casey. Naomi resta accanto a lui fino alla fine dell’episodio, fino a quando questa donna che era riuscita a piacermi non sceglie di seguire la sua strada, i suoi sogni (vi ricorda qualcuno?).
Matt guarda quelle foto, quegli oggetti che ormai sono solo cenere. Ci sono quattro anni in quell’appartamento distrutto, quattro anni che riportano alla mente Gabby, la loro storia, il loro passato. Lo sguardo di Matt in tutto questo episodio di Chicago Fire è il mio, il nostro. La sua rabbia e il suo dolore. Il suo bisogno di giustizia. Una giustizia che arriverà proprio negli ultimi minuti, quando Matt dirà addio a Naomi.
Ma prima di dire addio, un consiglio per una nuova vita che può avere inizio. Trovare nuovi ricordi e imparare a divertirsi. Un nuovo Matt Casey in arrivo in Chicago Fire? La cosa non mi dispiace.
E mentre Matt cerca di rimettersi in piedi, mentre Kelly Severide svuota i fusti del Molly, Brett è pronta ad uscire con il cappellano. Capisco che Antonio sia impegnato in questo momento, ma una birra dopo il ritiro con la Chiesa?
Continuo a chiedermi perché costruire coppie per poi distruggerle in meno di un episodio. Forse c’è un concetto che non abbiamo ancora chiarito. Movimentare le cose, cambiare i piani, non è una cosa che ci interessa. Facciamo uscire di scena il cappellano e rimettiamo le cose nella giusta prospettiva. Quale? Quella dei Brettonio.
Andate a pagina due per la seconda parte della recensione di Chicago Fire
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