Chicago Fire 7×07 – Recensione: Le sirene hanno suonato un’ultima volta
10/11/2018 di Redazione
Il settimo episodio di Chicago Fire 7 è stato un addio straziante, commovente e indimenticabile a Benny Severide. Mentre Casey, Mouch ed Hermann ci hanno aiutato a sorridere lungo il cammino.
Derek Haas e Dick Wolf dovranno rimborsarci una quantità indefinibile di fazzoletti dopo questo episodio di Chicago Fire 7. Per Benny Severide, per le ultime parole di Kelly e per Taylor Kinney. Per i suoi occhi e per tutto quello che ci hanno mostrato, in silenzio, in questo episodio di Chicago Fire. Benny Severide è morto dopo aver onorato la sua divisa e aver aiutato suo figlio. Kelly lo ha capito tardi, ma non potrà mai dimenticarlo.
Il settimo episodio di Chicago Fire 7 inizia e finisce con il volto di Kelly Severide. Il volto di un figlio che ha appena perso suo padre e che non riesce a pensare ad altro che a quelle ultime parole. E’ per questo che Severide non riesce a fermarsi, è per questo che ha bisogno di muoversi, di organizzare il funerale di suo padre e di non avere nessuno accanto mentre lo fa. Se si fermasse a pensare, ricorderebbe la sua voce che dice a suo padre ciò che non è mai stato. E allora il dolore sarebbe troppo grande da poter gestire.
Stella è accanto a lui. Ancora una volta in silenzio e a piccoli passi cerca di avvicinarsi all’uomo che ama nel momento in cui ne ha più bisogno. Ma Kelly non lascia entrare nessuno. Nemmeno la donna che ama, nemmeno sua madre. L’interpretazione di Taylor Kinney in questo episodio di Chicago Fire 7 è stata indescrivibile. Ho sentito la sua rabbia e il suo dolore in ogni momento. Soprattutto quando le parole non riuscivano ad uscire.
Nonostante tutto, non sono mancati i sorrisi nel nuovo episodio di Chicago Fire 7 in cui tutto sembra essere troppo pesante. E il merito è sempre il loro. Di Mouch, Hermann, Casey. I tre uomini della 51 accompagnano Stella a cercare una medaglia con cui Benny voleva essere sepolto. Dove? Da tutte le sue ex presenti a Chicago. Ed è Penelope, la dolce Penelope che cerca di abbordare Casey a vincere su tutta la linea. Lei che non andrà al funerale perché vuole restare positiva, perché fa bene al sangue.
E poi c’è lui, Otis. Katie sta tornando a Chicago. Potrebbe rivederla, non vuole combinare casini e così chiede consiglio ad un Cruz che vorrebbe solo guardare la partita. Ma quando un amico ha bisogno di aiuto, non c’è partita che tenga. E tra le nostre risate, lo ha scoperto anche Joe Cruz. Due migliori amici fuori e dentro lo schermo. Questo è Chicago Fire.
Andate a pagina due per la seconda parte della recensione
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