American Animals: Recensione, basato su una vera rapina
06/06/2019 di Redazione
American animals è l’opera prima di Bart Layton, dopo numerosi documentari di successo. Abbiano volutamente giocato con il titolo perché la pellicola si basa una storia vera, ma in questo caso su una vera rapina con i veri rapinatori protagonisti nella pellicola che ci raccontano la loro “vera” storia e gli attori che la ricostruiscono.
Una notevole opera prima la quale ci racconta la storia della rapina alla Transylvania University di Lexington perpetrata nel 2004 da Warren Lipka, Spencer Reinhard, Chas Allen ed Eric Borsuk, che compaiono nel lungometraggio nel ruolo di loro stessi (e qui viene fuori l’anima del documentarista di Layton). A dare corpo e volto agli aspiranti criminali sono, invece, Evan Peters, Blake Jenner, Barry Keoghan e Jared Abrahamson.
Protagonisti del film sono i due giovani studenti Spencer (Keoghan) e Warren (Peters) della Transylvania University di Lexington, decisi a dare una svolta alle loro monotone vite. I due si rendono conto dello scarso livello di sicurezza della biblioteca universitaria e decidono, quindi, di tentare il furto di alcuni libri antichi e particolarmente rari custoditi all’interno, reclutando per la missione il contabile Eric (Abrahamson) e lo sportivo Chas (Jenner).
Una banda che, in realtà, è decisamente improvvisata, ma che inizia a studiare i dettagli del colpo, senza però fare i conti con i numerosi imprevisti che dovranno affrontare.
Con il pregio di presentarci nel corso della storia – come già accennato – i veri protagonisti, in prigione o che hanno scontato una pena ma coinvolti per raccontarci il tutto, American animals riesce a risultare a dir poco coinvolgente pur avendo un finale già scritto. Una realtà che ci mostra come dei giovani di buona famiglia siano disposti ad andare oltre ogni limite, infrangendo qualsiasi legge pur di raggiungere lo scopo di arricchirsi subito e in modo veloce.
Il quadro che ci viene dipinto ci porta dentro una storia fatta anche di verità mai verificate, false piste, realtà e fantasia mischiate e che spesso portano gli stessi spettatori a chiedersi se veramente sia possibile che questa storia sia vera.
Bart Layton gioca bene le sue carte e, rispettando i tanti canoni del genere con gli immancabili omaggi, ci porta all’interno di una vicenda davvero originale, come originale è il libro The birds of America di John James Audubon, uno dei testi su cui i protagonisti mettono gli occhi e che dà l’originale titolo della pellicola
Un film appassionante e che, caratterizzato da una fantastica colonna sonora, che ci porta a conoscenza di un nuovo regista che sicuramente farà parlare di sé in futuro (vedi la nostra intervista) e che merita un grande plauso per questa storia incredibile, ma vera.